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domenica 15 febbraio 2015

COINCIDO ...

hai ragione cara  madrina Adriana, i commenti sulla TV, anche sui libri d'emigrazione non metteno alla luce la realtà del nostro Paese che ha accolto la prima ondata d'emigrazione, a mettà del  1800...

rimane solo quello tipico del quartiere povero della Boca a Buenos Aires...però gli italiani si sono sparsi in tutte le provincie argentine, contribuendo allo svilupo e progresso di ogni città, sia nella costruzione dei bellissimi edifici,  nelle dite di alimentari  più note :LA SERENISIMA, MOLTO, GRIMALDI, LA CAMPAGNOLA, OLIOVITA. MATARAZZO, ecc.ecc., come in quelle dedicate alla produzione vitivinicola, con una forte presenza all'estero e in  tanti altri aspetti della cultura e l' educazione.

Vi ricordate quando abbiamo letto il libro giramondo QUANDO DIO BALLAVA IL TANGO ?

nella mia dedica ho fatto una critica puntuale:

" Mi dispiace che l' autrice non abbia descritto alcune storie familiari di successo, raccontando come affrontarono ogni giorno la problematica di chi vive all'estero, con dignità, tenacia, quella forte etica italiana del lavoro, orgoglio delle loro identità, speranza , ma soprattutto con la possibilità di accesso a tutti i livelli del sistema pubblico di istruzione, gratuito, che ebbero i figli ed i nipoti di questa prima ondata di emigrazione, diventando molti di loro noti professionisti e prendendo parte della classe media benestante. ( Il vecchio sogno di "mio figlio il dottore" )
La nostra cara Francesca ha avuto modo di apprezzarne dal vivo , in occasione del suo viaggio al nostro Paese nel 2008."



Nella attualità, nonostante la crisi economica.morale e politica che stiamo vivendo in Argentina, c'e il Ospedale Italiano, a Buenos Aires, all' avanguardia nel progresso tecnico e nella ricerca scientifica, simbolo e orgoglio della comunità italo argentina.

Buona domenica.

Marta.





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