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sabato 30 maggio 2009

IVANA

Debbo ancora scoprire, tante cose, ma anche perchè solo a porta...non entrano i miei post

CarIssima Ivana,

Mò Che faccio, non scrivo più Che?Mi hai denunciata pubblicamente, PERCHÉ?Devo assolutamente imparare a scrivere su questo computer, seno non posso scrivere più.

L’única Che há scritto pensando Che eri tu, Gaetana, gli ho scritto in privato per avvisarla Che ero io ma Che non lo dicesse, e non ho firmato per motivi ovvii, cioè, Il titolo non era mio. Ma siccome io sò i testi a memória e quel giorno stavo stufa di essere sola soletta, nessuno scriveva e pioveva, pioveva, l’argomento ci andava a pennello. Ma l’autoria, Del titolo, non La potevo assumere Ed Il texto era consone.

Ma tu arrivi próprio dalla luna...chi mai si permetterebbe di dire Il contrario di uma persona come Maria Rosa, è incantevole, solo Che tu non leggi tutto. Comunue hai fatto um poco di ammuina tu, non noi...

Spero ci divertiremo da Matti nella costiera amalfitana, ci porteremo moglie e scope, suocera e campanelli, cosi non ci perdiamo, e se fosse Il caso, nel mezzo Del cammin di nostra vita(questo non è Positano, non ti confondere), NE combineremo qualcuna.

Stai sicura Che troveremo La poesia in cornice, esposta sul parabrezza(si dice cosi?)e CE La canterà tutto Il cammino.

Senti, vuoi um suggeerimento per Il prossimo regalo a Lino? C’è bisogno????

Come vedi oggi Il mio incosciente mi há svegliato alle sei, Silvia mi chiama alle 8 perchè non mi sveglio mai presto, ma oggi...

Quanto AL povero Wladimir, non è lui Il russo, è Il marito di uma mia cugina, Che tra l’altro non ricordo, solo per posta.Ma cucinare...lavare i piatti era insieme, a volte, io a volte lui, ma sempre in compagnia, chiaccheravamo e lavoravamo, dico, riferente ai piatti...

Quanto all’elettricità, povera me veramente, persino Le lampadine in basso Le cambiavo io Ma ti sei avvicinata, suo nonno era russo próprio.

Mamma mia, mai più mi sveglierò presto, mi sono dovuta sorbire l’oroscopo alla RAI, non ci sono ancora notiziari locali.

Bè, ora vado a leggere um poco di giornale.

Um bacione

Anna.

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