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domenica 3 maggio 2009

GAETANA

Carissima amica, credo sei l'unica che veramente almeno mi vuoi. Va bene che a me le orecchie già fischiano senza il silenzio, ma già che dici che poi c'è la baraonda, logico che mi conviene, avrei tutto.
 
Quello che tu non hai capito che nessuno in realtà mi vuole, Silvia mi vuole spedire in un posto dove è più o meno sicura che certamente forse non potrò tornare, io non sò bene che cosa troverei, ma lei credo lo sà...
Positano poi, vedi, il gelato gocciolante, poi la sedia a rotelle, lui che non fà niente come farebbe a spingere la sedia? E che, io resto in mezzo alla piazza a cuocere, senza mangiare, senza bere, senza niente perchè poi lui deve fare economia per la Pazzeria ...
 
Adesso parlando serio, spero sia già andata correndo dal medico, la pressione sale in questo momento che stai traversando, ma con una medicina che te la abbassi, il problema non c'è, a me solo di pensare ai due inviti sopra mi è andata a 189...
Continuo scherzando, ma parlo serio. Tu certamente saprai che il diabete è un poco psicologico, sale dipendendo dalla persona come stà, sò perchè ho un amica che da anni ha il diabete, il due, e sempre che si innervosisce il tasso di glicose sale. Mò non sò medicamente però ma sò che ha effetto.
Comunque curati, e bene, come faccio a venire, poi se tu stai male? Poi debbo spingere io la carrozzella, ma sarà che anche tu stai nel complotto di loro.
Non cono9sco bene Genova, ci sono stata solo una volta, ma l'ho girata in lungo e largo, è una città per me molto bella ed elegante. Un mio amico parlava sempre del faraglione di Genova, non ho mai capito cosa era ed avevo vergogna di chiederglielo. Poi un giorno Positano mise i faraglioni di capri sul blog, e finalmente, ho saputo cos'erano.  Dev'essere bellissimo.
Il guaio di questi viaggi, sai qual'è, almeno per me, è che finiscono. Per questo io preferisco godermi molto i preparativi, perchè poi il viaggio vola. E per me è duro, perché se vado in italia, poi ho quel gustino della famiglia, principalmente con quelli che sò che mi dò moltissimo bene, ed in un lampo  lo perdo. D'altra parte, se non vado, non ho neanche questo sapore.Poi ci sono quelli a sorpresa, che impiego tutto il poco tempo con loro a studiare cosa posso o non posso fare, parlare, scherzare. E quando lo scopro è ora della partenza... Certo , secondo me, questo è il vero problema dell'imigrazione per chi non ritorna sovente. Questo stacca attacca. Solo con quelli che ci comunichiamo con e-mail è possibile essere tranquilli, più o meno.
 
Un abbraccione, e povera me, a casa mia debbo dire a Silvia: vorrei...e aspettare un sì. Poi, lei inveceparte subito con: questo lo devi tirare da lì, ed io solo rispondo e dove lo metto...e lei si sente 
poverina, perduta. Comunque casa mia stà come l'ha lasciata lei stamattina...Ma io sono abituata perchè anche Wladimir faceva la stessa cosa, e per insistere su quello che volevo io...poi alla fine riuscivo, ma che lavoraccio...
Scherzi a parte, sul serio, io non ho l'occhio clinico di Silvia, e non sono solo io, non è raro che qualche amica chieda il suo aiuto per disporre i mobili. Per fare la valigia, così che é molto utile.
 
Allora, Aitana, che faccio, per ora sogno tutti e tre, poi vedrò, meglio viaggiare a priori in tre posti che niente no? Ma vedi di curarti eh?
Un abbraccio
Anna
 
Mò è una faticaccia dover avvisare sempre che uno scherza, lì da Francesca mi dimentico e stò sempre nei guai. 

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