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domenica 3 giugno 2012

adriana

Cara  Lucia,
Non saprei dire come e uscita questa mia riflessioni del Suo viaggio in quella nave, Lui contava poco e preciso, ma in genere non gli piaceva  parlare del passato a meno che uno gli spingese a farlo.
Del Suo viaggio soltanto parole sgradevole sulla "barcaza", e che tutto il viaggio pensava a noi lasciate in Italia. Tanto è che non ha voluto che noi prendesemo cualsiasi nave.. Noi siamo arrivate nel marzo del 51  col Contebiancamano.  E la Sua valiggia era di cuoio, mai vista una di cartone.
Cara Ana, hai capito benissimo e anche hai ragione neanche emigrando si sceglie, anzi  hanno dovuto fare un riciclarsi.
Però nel Suo mondo, ha fatto una scelta perchè Lui  aveva paura che si scatenase un altra guerra giacchè in Europa non andavano bene le cose, i paesi si stavano accomodando nel dopoguerra,  e quelli che durante la guerra avevano combatutto assieme ed erano stati amici, nel 1949 cominciarono ad enemistarsi, e lungo raccontarlo, ma Lui aveva questa paura e per niente nel mondo le avrebbe permesso al destino che gli togliese più anni di vita serena, solo questo, allora ha scelto andarsene lontano.
Anche hai ragione, in Italia se la ha vista male,  come tanti altri, non tutti, ma Lui ha visutto la parte più brutta della guerra e deportazione nei campi tedeschi doppo l'8settembre.
Cui allego un piccolo video che ho trovato nella rete dove racconta parte della guerra in Russia. Nella meta del video verso il finale, si parla della Tridentina, bene in quella battaglia e Ritirata c'era stato mio padre, ritornato all'Italia con quelli straci che mostra il video
 
 
Finisco perche non voglio cambiare il senzo della giornata che è quella del'EMIGRANTE,  soltanto per spiegare la ragione percui ha emigrato mio padre e poi tutta la famiglia.
baci Adriana
 
 

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