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giovedì 23 settembre 2010

Certo, IL tempo vola...

 
Anche io MI strabilisco ogni Volta che MI ricordo che Settembre Stà finendo e MI sembra ieri che era Natale. E siccome a me Le feste non piacciono io MI affido al loro arrivo per calcolare IL tempo. Ma quello che ho notato ultimamente è che prima, IL tempo volava per una certa fascia etaria, ora non ricordo se per I giovani o per I vecchi, ma oggigiorno qualcosa è cambiato perchè IL tempo vola per tutti.
Certo la TV è una Grande distrazione e riempe I vuoti Della giornata di chi non lavora, non necessariamente per l'età, ma anche per altre circostanze, comunque resta che la RAI veramente sembra che riempa dei vuoti, e piccoli vuoti, quindi MI sembra una mancanza di rispetto per noi, nel senso che  potrebbero prevederlo e scegliere qualcosa che duri quel tempo, si trova oggi col computer, e non fare sfacciatamente un nonsense di piccole cose che non hanno senso.
 
Ma, sul fatto di anticamente, io MI permetto di discordare in un punto, nel senso che in una città come São Paulo, solo per I trasferimenti, credo che si lavori molto di più di quanto si faceva anticamente, se si vuole considerare IL tempo dedicato anche passivamente al lavoro, e per lo più con stress.
Ma a parte questo, io ricordo che mio padre, e tutti, vivevano con la radio accesa, o per notizie o per musica, papà per esempio ascoltava persino radio straniere attraverso quella radio transoceanic, che non sò tra l'altro dove Stà, certamente con qualche nipote o buttata.
La radio fungeva DA TV, con IL vantaggio che non dovevi fermarti per vederla, la potevi sentire facendo altre cose, se volevi. Ma quello che più ricordo, almeno nelle vacanze, periodi che non andavamo a scuola e neanche viaggiavamo tutte Le vacanze come fanno oggi, almeno Le mie nipoti, dicevo, MI ricordo giornate e serate infinite leggendo. Leggevamo tanto, credo che ho letto in quel periodo più di quanto abbia fatto in tutti gli anni che si seguirono.
Poi MI ricordo che in spiaggia, per esempio, la sera si giocava a carte, anche fra ragazzi, quando pioveva. Voglio dire, erano altri tipi di distrazione, ma si equivalevano nel senso di occupazione di tempo e divertimento. Poi si andava di più AI cinema, qui ce n'erano enormi, ora solo sale piccole, molte ma piccole.
Andavamo in spiaggia anche la sera, ci riunivamo, si chiaccherava, si ballava I fine settimana, insomma, c'era più contatto umano, non c'era la novella per bloccare tutto.
 
Parlo sempre per me, sono solo ricordi miei. Relativamente agli atti Ed avvenimenti passati, ci torno anche io, ma non MI soffermo. Io sono convinta che, determinate decisioni e azioni che ho preso, sono state prese in quel momento, in quella circostanza e DA me, CIOè, DAllla persona che io ero. Quindi non potrei dire che tornando indietro farei diversamente, non Le vedo con altri occhi, Le vedo con gli occhi che avevo e sò anche che erano sbagliate, ma penso che non avrei potuto farle giuste.
Oggi che sono più cosciente, e DA questo deduco quanto ho GIà detto, continuo a fare cose sbagliate e  non riesco a non comportarmi in questo modo.
Naturalmente parlo di cose semplici, decisioni che non implicano in pregiudizio di nessuno. Ma vedo che un domani, di nuovo dovrei ripetere la cantilena del, se l'avessi visto con gli occhi di oggi, forse...Ed è questo forse che non MI pongo.
Detto quanto sopra, evito di tornare al passato, preferisco vivere IL presente, e GIà faccio fatica.
 
Niente a che vedere direttamente con quello che ha detto Lucia, solo ho espresso cose sulle quali tante volte penso, e tante volte evito di pensare. Forse, e torna IL celebre forse, perchè non MI porti a niente di troppo speciale.
 
Bacioni e scusate la confusione
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