Dopo aver studiato

minuziosamente tutti gli articoli sottolineati della generala, con tanto di nessuno è OBBLIGATO, e che io sappia nessuno si sente obbligato, non mi dà l'idea. Piuttosto io direi che ogni tanto si debbano sentire obbligati, senò la comunicazione muore...non a rispondere, ovviamente, ma a raccontare o raccontarsi.   I blog che io conosco sono di tre tipi, uno è come quello di positano, lui lo fà, lui lo crea, lui è attore e autore. Poi c'è quello che sarebbe il nostro dove ci dovrebbe essere un intercambio di fattidi vita, di avvenimenti,di cucine pronte dopo un anno, di fatti del quotidiano, importanti o meno, ma comunicazione di varie persone. Poi c'é quello di riflessione individuale, una specie di monologo, dove l'autore esprime i suoi pensieri senza interferenze altrui, o almeno che non risultino nel blog.   Ed erano quattro, non tre, il quarto é quello in cui una persona sola coordina persone ed argomenti, come quello di PF, ma specifico di una personalità del mondo musicale, teatrale, televisivo. Limitato, coordinato dalla padrona del blog. C'éun argomento da commentare e basta, se esci dal binario, arrivano gli ordini di servizio.   Detto questo, semplice così, la mia preferenza vá senza dubbio ai due primi, nonostante il ormai fantasma.   Ma il bello è che coincidentemente, da poco che non scrivo, tutti stanno scrivendo, da dedursi che blocco l'inventività di tutti con i miei scritti.   Claudia,  belle le fotodi tua sorella. Ma certo che per noi, per vivere in questi piccoli paesi, o avendo la passione  per la campagna, o come tua sorella, per fare un corso. Ioa vederli li trovo tanto belli, ma pensandoa viverci non credo potrei. Eppure, il ridicolo é che qui a São Paulo una città enorme, in fondo passo quasi tutto il tempo a casa, quindi non é che profitto come voi a Baires della grande città. E un mistero che non sono capace di risolvere.Va bene che sono molto casereccia anche se non cucino e non faccio niente.   Stò facendo esami medici di rotina che non risultano, apparecchi rotti, rimandano, fissano, rimandano, insomma, non riesco a finire tutto, eppure a quest'ora avrei già dovuto chiudere tutto, ma pazienza.   Luisa, la foto di questa eterna cucina, o fai come facevamo Wladimir ed io che ci regalavano la cucina nuova ed andavamo a festeggiare in un ristorante?Che bei tempi...Ora la cucina è lì, sempre la stessa, e poveretta con complesso di inutilità. Ogni tanto friggo qualche uovo per non farla soffrire troppo, ma  fà pena.   Che bello e allegro film la RAI ci ha donato stamattina, certo per una domenica é l'ideale.Credo che, come minimo, manca un poco poco di sensibilità, anzi, molta...tetrico, scuro,, poi qualcuno dice che la RAI  e visibile. Io penso che é solo perchèparlano italiano, se facessero il programma nella lingua di ogni paese nessuno la guarderebbe. Ma...   Quanto al passato, cara Gaetana, meno male che fai un bel programma alla radio, senò saresti proprio una frana...alzare la mano chi non ha passato? Io farei alzare la mano a chi non ha futuro, o pure per chi non ha presente, tutti alzerebbero le mani... L'unica cosa che abbiamo, bella o brutta é il passato, il presente ed il futuro sono uu incognita, solo lo sapremo quando saranno passato anche loro. Tu lo sai cosa sarà la tua giornata fino a stasera? Io no, e neanche tu, lo saprai a giornata finita. E allora? Noisolo viviamo del passato, e non serve neanche per evitare sbagli futuri perchè ogni situazione ed epoca é diversa, se fai uno sbaglio a 10 anni non lo fai uguale a 20, perchè a venti anni non hai la testa dei dieci. Quindi non è il passato che ci insegna. E la vita che corre, il presente che è diverso ogni volta e che ci preparaper un imprevisibile futuro. Imprevisibile proprio. Io ho perso un  fratello dopo 20 giorni di ospedale e giusto il giorno che doveva uscire da lì, ed ho perso il marito in un incontabile secondo, ed è sempre tutto passato, solopassato.   Claudia, non sono io la Anna che è cascata, é quella di Melbourne. Mi dispiace per lei, ma io ho già un ginocchio scassato, spero non cadere un altra volta.   bacioni Anna