LE IRONIE DELLA VITA

Tempo fà vi raccontai di quella signora che venne con noi dall'Italia ed abitò 20 anni con Wladimir e me. Vir accontai che ci regaló una bellissima cucina di acciaio inossidabile, con grill, auto'accendimento, una cosa bellissima. Vi raccontai anche che la festeggiamo andando al...ristorante.   Ebbene, loro due ci hanno lasciato, la cucina solo ieri...Erano alcuni giorni che andando in cucina, raramente, solo per riscaldare il latte nel microonde o poco di più, sentivo odore di gás. Ma la mia donna che viene due volte alla settimana, che cucina per lei, che non fuma, non ha mai sentito l'odore di gás. Io sì. E qualcosa mi dava fastidio, mi sentivo leggermente più sciumunita del normale, ma così leggermente che non é che mi poteva fare impaurire. Senonchè ieri ho assodato che era il gás ed ho chiamato la compagnia. Mi hanno siggillato, inutilizzato la cucina, o da aggiustare, ma sò che non si trovano i pezzi perchè anche la zia di Wladimir ebbe questo problema il mese scorso e dovette comprarne un altra, allor anon mi ci metto neanche. Ed ecco l'ironia, io che non cucino, che non ci capisco niente, che non c'è più lui per usarla, mi vedo nell'obbligo di cercare una cucina. Per me non la comprerei proprio, ma la donna la usa, e poi per bollire acqua per la borsa di acqua calda(unico uso che mi occorre ora), il microonda non ce la fà... Torno ora dalla prima escursione, un ora e nessuno mi stava a sentire, non ho la faccia di cuoca, sono rimasta come una scema ad aspettare un venditore, e niente...ora sono tornata e almeno sono riuscita a risolvere il problema della vecchia, le due nella mia cucina non c'entrano, una deve uscire, senò non entro neanche io.Destino di quella bellezza? Ferro vecchio. Passa la carrozzina, allora già stà in garage aspettando il suo prossimo destino. Con lei se ne và una cosa che è stata tanto importante, quante paellas e asados ha visto, quanti pani fatti a casa, ed ora ne entra un altra, inutile, già ho eccesso di padelle,di arnesi elettrici, di oggetti che non sò a cosa servono ormai. Di pentole allora, di quasi tutte le misure, non sò quanti mestoli, di legno, di plastico, di acciaio...un mondo intero fermo. In verità dovrei disfarmene, ma non sò come, nè fisica nè psichicamente, credo dovranno rimanere lì. Senò cosa ci metto negli armadi immensi che ho in cucina? Bè.   Ora mi riposo, al pomeriggio andrò in  un negozio che sò ne ha a bizzeffe, voglio una cucina piccola, un solo forno, niente grill, non sapendola scegliere, per non fare stupidaggini andrò per la marca, non voglio avere problema del tipo in breve.La coomprerò con il metro dietro, letteralmente, per le misure, sia bianca, neara, rossa, non importa, basta che c'entri e non si veda troppo.   Ed ecco che una settimana che si annunziava tranquilla è rivestita da una ricerca alla cieca, proprio a me doveva capitare. E nessuno mi può aiutare, perchè nessuna amica mia userebbe i miei criteri per comprarla, anche se non la usano neanche loro in gran stilo, ma la vanità in cucina sembra molto importante. Poi vi racconterò.   Sembrerà una stupidaggine, ma esiste anche una storia di una cucina, tutto dipende da cosa vale nella vita di una persona.   Titty, si, ti ho chiamato, ma ora sò le notizie. Lucia, non ti stancre troppo, lo sò che è inevitabile profittare della nipotina, ma stancano i bambini,però la scorpacciata te la devi fare. Solo ti consiglio di non soffermarti alle notizie dei giornali, qui anche ne sono successi tanti di incidenti, tutti dovuti a disattenzioni, disastri evitabili, è questo che, come dici giustamente te, rivolta. Certamente il guidatore pensava di fare a tempo a superare il treno nel passaggio, e non é stato così. Quello che è anche molto doloroso è che uno in genere pensa solo a quelli che se ne sono andati, ed è giusto, è un dolore per chi resta, ma ci sono anche i feriti, con una lunga convalescenza davanti e forse grandi sofferenze, non sò chi merità più pietà. In genere si pensa solo ai morti, ma i sopravvissuti in condizioni pietose?E molto triste.   Bè, la novella cucina continuerà e spero in breve finità lietamente, con una semplice cucina di una che non se ne intende.   bacioni Anna