Cara Ivana, il tuo resoconto sulla ricerca del cappello per partecipare al "concorso" ideato da Amparo, è stato molto simpatico, creativo e intelligente, come tutto quello che tu scrivi. Ma mai mi sarei aspettato un discorso politico cosi ampio.
Leggendolo mi è sembrato di capire che hai inserito un messaggio simbolico per dire che in ogni concorso (o qualsiasi avvenimento o evento che si voglia) "devono essere tenuti in conto" anche i bambini che sono quelli che stanno sulla nostra via per raggiungere il paradiso...
Certamente loro sono l'unica cosa bella in questo mondo stravolto in cui viviamo e che comunque non ci fa perdere la speranza che un paradiso sia possibile, proprio grazie a loro, i bambini.
Hai detto anche il tuo pensiero sui "cappellani" e sui "cow-boy" e le allusioni sono molto chiare. Ormai i primi sono sempre più discutibili e sempre meno influenti, il secondo è fuori campo, anche se il campo sarà sempre pieno di porci.
E che dire del "terzo" genere umano? Ce l'hai messo pure dentro. E gli extracomunitari... pure loro! E il discorso sui mercati... (solo non hai parlato di spread).
Hai aggiunto immagini di vecchi e persone di differenti etnie, per dire che anche loro devono essere INCLUSI in ogni concorso (per futile che sia...) e ovviamente inclusi nel grande concerto mondiale.
L'inclusione è un discorso politico-sociale molto importante, impegnativo e difficile, e non credo di essere all'altezza di sostenere un discorso di tale importanza. Forse il terrazzo neanche è il luogo per parlarne, come pure degli altri punti che ho segnalato più sopra. O sì?
Ma volevo dirti che mi è piaciuta l'elaborazione del post che ci hai mandato in questa occasione. Hai detto proprio tutto, e ci hai fatto capire il tuo pensiero.
Chissà... forse non volevi dire assolutamente nulla di tutto quello che ho immaginato, ma comunque ti volevo dire grazie. E' stato molto interessante leggerti.
Un bacione
Lucia
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