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giovedì 31 gennaio 2013

Cara Lucia,

Non capisco perchè la tua amica, appunto, in rispetto alle differenze, sapendo come la pensiamo in occidente e nei nostri paesi, si sia arrabbiata tanto.
Io credo che come non lo dovevi fare te, neanche lei.
Sai, personalmente credo che rispettare le differenze è rispettare le differenze, non accettarle necessariamente, ma rispettare come la pensa l'altro.Senò che rispetto delle differenze è!

Mi spiego, io non accetto nella nostra cultura una cosa così, ma io sò che in altre culture ciò esiste, e non solo tra i mussulmani. Se la cosa é crudele, come nel caso delle amputazioni, credo che tutto il mondo deve cercare di lottare contro questa abitudine, ma se non c'è crudeltà ma solo costume, è un altra cosa.
Se pensi bene, anche in occidente accade di bambine precoci, già non mi riferisco a casi di crudeltà, di nuovo, di sopruso, che si sposano anche giovanissime.Quindi madri giovanissime ecc.ecc.

Ti ricordi, i racconti di mia madre almeno lo diceva, che anticamente i matrimoni erano combinati? Vuoi cosa peggiore che buttare fra le braccia di un uomo sconosciuto una ragazza?Obbligarla a vivere con uno sconosciuto senza amore, senza niente? Eppure visto dai giorni di oggi è impensabile, medioevale, eppure erano i costumi di un epoca per varie ragioni.
Ed io sò di un caso che ha portato tanta sofferenza per via di questo.

Ed il mio caso con Vittoria é sì gravissimo, nella proporzione di quanto la religione e la fede sono forti in lei e base della sua vita quotidiana, ed io lo sò, quindi  anche se non é il mio vivere quotidiano, è il suo, e non ho il diritto di giudicarlo come ho fatto. 
Certo non diventiamo nemiche per via di questo, ma sempre é grave non rispettare le differenze, si possono  far note, si può lottare contro, questo si, non stare zitti se si trova assurdo, ma non condannare.Questo io chiamo di rispettare, non necessariamente aderire.

Almeno é la mia opinione
Bacioni
Anna 

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