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lunedì 28 gennaio 2013

* la tragedia della disco *

Care amiche, ho gia letto i vostri commenti sulla tragedia che è successa in Brasile. Non potrei aggiungere altro, solo che ancora una volta sono rimasta paralizzata da una terribile notizia identica a quella che successe alcuni anni fa a Buenos Aires. Ascoltavo il telegiornale e non potevo credere che la storia si sia ripetuta tale e quale e che l'esperienza non ha insegnato  nulla. La stessa causa, la pirotecnia in un luogo chiuso, la stessa stolta idea di fare spettacolo con fuochi d'artificio, la stessa impossibilità di scappare dalla discoteca perche la porta era bloccata, la stessa forma di morire, non per le fiamme, ma per per il fumo e le sostanze tossiche che emanavano i materiali plastici. 
Questa volta i morti sono ancora di più di quelli della discoteca Cromagnon, a Buenos Aires. Qui ci furono 194 morti. In Brasile ho sentito che sono 233, oltre ai feriti. Sono veramente senza parole.  E' inutile che dica che penso alle famiglie, che penso a tante giovani vite spezzate. Ormai non si puo' tornare indietro. 

Anna e Silvia, mi dispiace che il vostro paese sia in lutto per questa grande tragedia. So come vi sentite, ma non ci abitueremo mai a questo tipo di sciagure........

Non vorrei continuare con le brutte notizie, ma oggi oltre a questa che ho sentito alla TV, ne ho ricevuta un altra alcune ore dopo, quando la mia amica Maria Rosa T. mi ha telefonata dicendomi che ieri, sabato, verso le 18, in una strada centralissima, Libertador y Callao, sono state attaccate lei e sua sorella da un malvivente che voleva rubare loro la borsa. La sorella della mia amica ha ricevuto una pugnalata al fianco. Ora si sta ricuperando, ma potrete immaginare quanto sia scioccata anche da questo evento.

Mi dispiace il tono di questo post, ma è la nostra realtà di tutti i giorni...
Lucia

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