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giovedì 14 febbraio 2013

* il mio giorno fortunato! *

Oggi S. Valentino mi ha fatto un regalo enorme! Ed ora vi racconto cosa mi è successo!

Stamattina presto ero andata a farmi una TAC. Ho finito verso l'una, poi ho preso il bus, il 12, per andare alla mia banca, e mentre mi accingevo a scendere, sulla porta si erano accalcate molte persone. In verità il bus era molto pieno, ma sulla porta eravamo uno contro l'altro. 

Di fianco a me c'era un uomo, alto, moro, che alla mia domanda se scendeva alla prossima fermata mi ha risposto di sì, ma intanto ho notato che il suo braccio ogni tanto si muoveva un po', ma non ho sospettato niente.

Quando la porta si è aperta, lui è sceso e subito dopo c'ero io e una signora con due bambini. Io ho fatto prima della signora, e meno male perchè ho visto sullo scalino della porta la mia scheda SUBE, che mi permette di viaggiare senza pagare con soldi. Mi ha sorpreso al punto che pensavo non fosse mia, ma la custodia in plastica era inconfondibile, quindi l`ho presa e l'ho rimessa nel taschino esterno della mia borsa che si chiude con una cerniera. Altra sopresa, la cerniera era aperta, ho guardato dentro e ho visto che mi mancava il cellulare. Allora mi sono resa conto che qualcuno mi aveva derubato.

Ero lì, alla fermata del bus e ho guardato verso dove quell'uomo alto, moro, stava andando. Mi sono ricordata di un particolare molto significativo, ed era che al braccio aveva una specie di indumento che pendeva da quel braccio che avevo notato si muoveva... quell'indumento serviva a coprire le sue manovre. Non ho avuto dubbi che fosse stato lui. Era ormai abbastanza lontano, e non ho avuto migliore idea che rincorrerlo, saltando le buche del marciapiede che era tutto sconnesso e scansando le persone che circolavano, ma continuavo la mia corsa... Ero meravigliata di me stessa, di quello che stavo facendo.

L'uomo è arrivato all'angolo e ha girato a destra. Quando sono arrivata anche io all'angolo, lui aveva fatto già metà dell'isolato. Io correvo, ma capivo che non lo avrei raggiunto e allora gli ho gridato: Ehi!!! dammi il mio telefono! Lui si è girato, aveva il mio telefono in mano, è venuto verso di me e me lo ha consegnato, dicendo: Credevo fosse di qualche uomo.... (!!!!!!!)
Ma sentite che razza di scusa, come se fosse meno furto se lo rubava a un uomo! 

Io ho preso il mio cellulare e gli ho girato le spalle. Me ne sono andata felice anche se agitata per la corsa. Ma quando sono arrivata in banca, ho visto che il tizio aveva aperto anche la cerniera superiore della mia borsa da dove spuntava il mio portafogli! Avevo $ 200, che non sono molti, ma neanche è una cifra disprezzabile, ma la cosa più invalorabile era che dentro c'era anche il mio documento di identità, il DNI. Si vede che il ladro non è riuscito ad "agganciare" il portafogli. 

Quando ho visto che ero stata sul punto di essere derubata per seconda volta del mio documento e che mi ero salvata, ho sentito una grande gioia! Non immaginate quanto avrei dovuto penare per fare il terzo documento di identità oltreche aspettare per lo meno un anno per averlo. Questo che ho è un duplicato, perchè il primo mi fu rubato a Madrid con tutta la borsa e quello che c'era dentro... vi ricordate? In quella occasione, il Registro Nacional tardò otto mesi per darmi il DNI e credo che fu una specie di favore che mi fecero.

Perciò ho pensato che oggi S.Valentino mi ha voluta bene, mi ha salvata da un piccolo grande disastro.

Volevo condividere questa mia avventura oggi con voi.

Lucia

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