Veramente mi dispiace molto che non si sia risolto. Il Canad`è un paese civilizzato, trovo strano che esistano quest ingiustizie, infine il fitto si deve pagare in qualunque paese.
Peccato, pensavo che il tuo silenzio fosse dovuto alla soluzione del caso e che ti stavi rimettendo un poco in pace.
Or bisogna aspettare Marzo..spero il vostro avvocato riesca a risolvere, e che tu non debba stare tanto nervosa che oltretutto ti fà male in tutti i sensi e quel mascalzone non si merita affatto di farti stare pure male. Speriamo in Dio che a Marzo, finisca questa odissea. auguri e tieniti sù, Appoggiati nell'affetto dei tuo cari vicini.
Ragazze, non capisco cosa succede con voi, anche Silvia, per me continua tutto assolutamente normale, nessuna modifica, non capisco proprio cosa possa essere. Vedo tutto.
Ieri ho telefonato a Nonna Léa, l'ho trovta con la voce squillante di sempre, impagabile la nostra nonna...però soffre di dolori alle mani e questo ancora non é risolto. Spero che con il buon tempo si possa curare meglio, col freddo é più difficile...bacioni Nonna Léa, curati.
Domani giornata agitata per me, all'una laser nei due occhi, cosa di due minuti come dice Silvia che l'ha già fatto, è la conclusione delle operazioni alla cataratta, un occhio mi prude, l'altro mi brucia, era ora di chiudere questa storia e solo col laser concludo.
Seconda parte della giornata, al pomeriggio, viene la figlia di Wladimir che abita in Olanda, in vacanza un poco qui. A lei si è accodata un altra, e vediamo in quante saranno alla fine, per ora due. le ho invitate a cena, ma siccome quasi non esco e meno ancora mangio fuori, ho chiesto di chiedere alla loro madre quale ristorante è buono da queste parti, tanto abitiamo tutte nello stesso perimetro, ma lei neanche sà bene. Comunque è sempre un piacere per me vedere Marta che vive tanto lontano, ci parliamo al telefono, ma raramente.
È morta dal ridere perchè gli ho detto che dopo il laser, aggiustati gli occhi, devo aggiustarmi i capelli dopo la bella pioggia in pieno che ho preso oggi, sembro l'Huck, i capelli vanno da tutti i lati ora che si stanno seccando e se non vado dal parrucchiere non posso entrare in nessun posto.
Sai cosa pensavo Lucia, Maria Rosa V? Credo che andiamo a cenare in quel posto dove andammo quella sera noi tre, vi ricordate, ora che ci penso, è gradevole, vicino a lla casa di Paula, più facile poi per distribuirci al ritorno, le lascerò a casa con il taxi a turno, qui la sera non mi fido di andare a piedi...ed ogni volta che ci passo mi ricordo di voi e di quella sera...sì credo proprio di sì.
E per me é sempre un emozione vedere persone vicine a Wladimir, mi ricordano le riunioni con lui nei giorni festivi, con tutte però, incluso la madre, giorno del padre, del suo compleanno, che bei tempi... sempre a lottare e confabulare per il regalo, com'é difficile fare regali agli uomini no?
Non sò se vi ho raccontato una cosa divertente, che l'ha portato in osedale dall'emozione, gli é salita la pressione, mai più. Dunque, era il suo compleanno, io ho fatto di tutto per svegliarmi prima di lui che si svegliava alle 4,30, 5 del mattino. Quasi non ho dormito, erano i primi tempi. Non avevo regalo. E cosa ho pensato? Indovinate? Mi sono attorcigliata in una bella tovaglia colorata, con una rosa in mano e appena apparso gli ho detto che il suo regalo era la rosa ed io...è stato male, ma sul serio, abbiamo passato il compleanno in ospedale, ahahaha, certe pazzie.Ha pianto, come piangeva quando sentiva le opere, principalmente l'Aida, conosceva tutte le storie.
Da quel giorno ho avuto sempre le rose gialle, le stesse che oggi porto al cimitero...Certo non lo racconterei se ci fosse ancora, ma ormai non c'é più e le rose non sò se le riceve ancora.Forse sì.
Ma le rose gialle sono rimaste così come il girsole che aveva sempre sullo scrittoio.
Certo questi incontri mi scombussolano la vita, ma sono altrettanto gratificanti.
Un bacione e spero non sia stata tanto lunga.
Anna
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