La zia di mio marito ha raggiunto ieri i suoi 101 anni, ed ancora molti altri gli aspettano...
Certo è una famiglia longeva, un fratello suo è morto con 101 anni e fino all'ultimo momento lavorava, era medico, in un ospedale fondato e mandato avanti da lui nel Mato Grosso.Salvo incidenti o malattie, sono tutti morti lontano nel tempo.
Da l'annos corso si è trasferita a Rio dove abita in un asilo veramente ottimo, e caro, ma ha tanti nipoti che si riuniscono per dargli serenità. Non sò bene come stia ora, ma se stà lucidissima come l'anno scorso, andiamo bene...ora non ho più contatto perchè certo non posso telefonare a Rio dov'è ospite. Ma gli hanno fatto una bella festa. Neyde se n'é occupata da sola per tanti e tanti anni, è stato giusto passare a Rio dove sono in più la sua cura, tanto più che qui non usciva dal suo appartamento neanche morta, quindi era diffiicle dover fare le spese, portarla in ospedale e solo una persona.
Insomma, sono contenta di averla rivista su fbook e bene, veramente la solita.
Peccato che adorava São Paulo e non gli piace Rio, ma veramente non gli piace qui, ha vissuto anni in Portogallo che adorava, poi in Spagna, per lei non sarebbe tornata qui, ma la vita. Una volta fece un viaggio di due mesi in Europa con mia suocera, e nessuna delle due era giovincella, eppure hanno adorato, due mesi in viaggio...certo sono persone piene di energia ed interessi. Gli compravo sempre la rivista spagnola Olá che lei divorava, e la politica, insomma, il segreto sono molti interessi.
Lo racconto perchè per me {è un fenomeno una persona a quella età lucida, si ricorda tutto, interessante quando raccontava dei viaggi, scocciantissima quando parlava di malattie, ha capelli rossi ed occhi blu, non sò come stà facendo ora lì, perchè qui lei stessa si metteva il colore perchè diceva che gli sbagliavano l'oriignale, che lotta per trovare la tinta sua...ma dalle foto non risco a capire se é il colore che vuole, mi sembra di sì, allora ancora lotta, ehehehehehe, e mi dicono che ancora domanda di me, eprchè non telefono, si ricorda i cioccolatini che gli portavo, ordinati da lei, dovevano essere quella marca, quel tipo...certo. Non era facile e sempre che Wladimir gli portava le cose per la casa, facevamo la spesa a volte anche noi, non era mai quello che lei voleva...lui usciva sempre triste da lì, ma è una mania, mai gli porti ciò che vuole, le marche devono essere quelle, insomma, non sò ora, ma credo che in questo non potrà scherzare troppo.
Scusate questo racconto, ma mi ha ricordato anni ed anni di convivenza...ed è fantastico anche.
un abbraccio a tutti
Anna
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