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lunedì 9 giugno 2014

* Riunione del 7 giugno all' A.I.M.I. Unione e Benevolenza *

L'Associazione Italiana di Mutualitá e Istruzione - Unione e Benevolenza,  é stata la piú grande e importante associazione italiana fondata dagli italiani nel 1858 e  "aveva come scopo: il mutuo soccorso, l’istruzione, la previdenza e la cooperazione. Essi risolvettero denominarla “Unione e Benevolenza”, quale espressione di unità della Patria lontana, ed adottarono come simbolo il tricolore".

Le attivitá di questa istituzione sono state tantissime. Hanno fondato la Scuola Edmondo de Amicis    "dove oltre all’istruzione, in un’epoca in cui quella ufficiale era quasi inesistente, istituí nel 1867 le prime scuole italiane elementari gratuite alle quali si aggiunsero poi quelle di musica, di disegno, di pittura, di modellatura, di scultura, ecc."

Ma tutto questo é solo una piccola mostra di quello che hanno fatto gli italiani per costruire un presente e un futuro, nella terra che li accoglieva, e non solo a Buenos Aires. 
Le Istituzioni di questo genere si crearono in tutte le cittá del Paese. 

Come diceva un grande giornalista:"L'Argentina esiste e vive in virtú del lavoro italiano". Con questo non voglio diminuire il contributo delle altre collettivitá, perché anche loro hanno lasciato un importante segno, specialmente quella spagnola che é quasi grande quanto quella italiana.

Quindi se Cristoforo Colombo non fosse arrivato a scoprire le terre sconosciute fino ad allora, l'Argentina, e tutto il resto, non sarebbe quello che oggi é. Perció é inutile condannarlo, dicendo che é un genocida, parola quanto mai inappropriata. E poi... la storia non si puo' cambiare...

Ebbene, sabato scorso, 7  giugno, sono andata alla riunione convocata all'Unione e Benevolenza, per difendere la postazione del monumento a Cristoforo Colombo. Essendo arrivata un quarto d'ora prima, la sala era ancora semivuota, ma purtroppo l'affluenza non é stata tanto massiccia quanto si sperava. Comunque le associazioni  che aderiscono sono moltissime, qui sotto, nel retro del volantino si possono leggere i nomi.


C'erano peró, oltre alle personalitá che l'avevano organizzata, molti deputati nazionali, e una giornalista che ha filmato la riunione. 


Tutti hanno parlato con grande fervore per far sí che la statua, che é stata ridotta in mille pezzi, come se fosse stata bombardata, debba rimanere al posto dove é sempre stata (se mai si potrá ricostruire).   



Il rammarico di tutti é stato il tradimento delle autoritá locali italiane che si sono accordati con il delirante volere della presidente argentina e non hanno difeso i sentimenti degli italiani attuali e di molti argentini e spagnoli che erano anche presenti nella sala, ma soprattutto lo sforzo di quegli italiani dell'inizio del secolo XX, alcuni molto umili, che per collaborare con la colletta che si istituí per realizzare questa opera, rinunciarono per un giorno ad un cibo pur di racimolare i soldi e partecipare.

E i nomi dei traditori sono: il governatore della cittá, sig. Macri, la presidente dei Comites, sra. Laino, il sig. Ferretti, di FEDIBA (quello che accompagnava a Francesca nella sua ultima visita a Buenos Aires), il sig. Pallaro, conosciuto "onorevole" che solo ci ha disonorato nel parlamento italiano, e alcuni altri.

Quando la riunione é finita, sono uscita con grande rammarico perché non si sa come andrá a finire questa storia, visto che la  nostra presidente, é una persona che con la sua stolta superbia, se ne infischia del significato che ha questo monumento per una gran parte della cittadinanza, arrivando a disubbidire la proibizione del giudice e la misura cautelare, ed esercitando una vera discriminazione, togliendo un simbolo dell'italianitá, per mettere al suo posto un simbolo boliviano, quale sarebbe la statua di Juana Azurduy.

Perció cara Adriana, capisco il tuo malessere, perché anche io mi ritrovo con il voltastomaco quando ci passo davanti e vedo il triste spettacolo di una meravigliosa opera d'arte ridotta in frantumi.

Oggi ho fatto alcune ricerche su internet e parallelamente ho potuto vedere QUANTA bellezza hanno creato e costruito gli italiani in questo paese, donando monumenti, magnifiche sculture, costruendo meravigliosi palazzi... e poi parlano che anche l'Italia ha avuto i suoi emigranti paragonandoli agli attuali che sbarcano clandestinamente a migliaia in Italia. Non sanno di cosa parlano.

Lucia

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