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martedì 1 settembre 2009

¡l thè con Anna

Cara Gaetana, gia che ci siamo, ora ti racconto della venuta di Anna a casa mia e di come abbiamo preso questo famoso thè. Giusto per fare un po di "fofocas" come dice lei... :-)

Io stavo aspettando il suo arrivo con grande entusiasmo perche mi aveva telefonato dall'hotel dove alloggiava che sarebbe venuta intorno alle 16.
Devi sapere che io abito in un palazzo di 12 piani, ma fortunatamente sono al primo piano, perciò non uso mai l'ascensore, proprio perche è un solo piano e poi dicono che è salutare fare movimento, quindi per me l'ascensore non esiste proprio! Lo uso soltanto quando torno dal supermercato con il mio carrello pieno con la spesa.

Quando Anna ha suonato il mio citofono, sono scesa giù ad aprire la porta. In tempi meno pericolosi, la porta la si poteva aprire pulsando un bottone dal proprio citofono senza il bisogno di scendere ad aprire, ma da quando i ladri e i delinquenti hanno cominciato a escogitarne di tutti i colori per rubare negli appartamenti, nella nostra città si è arrivati alla decisione di inutilizzare questa comodità e ognuno dei residenti deve scendere per aprire e anche per accompagnare il visitatore quando se ne va.

Quando Anna è arrivata, mi sono precipitata (per modo di dire) ad aprire. Quando l'ho vista ci siamo subito abbracciate nella hall, come se ci fossimo viste da sempre. Lei portava un simpatico cappellino (tipo tanguera) che lo aveva indossato, mi ha detto poi, per farmi ridere, ma nel momento dell'abbraccio molto effusivo, il cappello è caduto per terra... e lì sono cominciate le nostre prime risate... le mie un po' imbarazzate, ma Anna ha subito raccolto il cappello dal pavimento che Oscar, il mio portiere, lucida tutti i giorni, e siamo andate verso la scala invece che verso gli ascensori. La mia abitudine di fare la scala non mi ha fatto pensare che forse Anna anche per un solo piano lo avrebbe preferito. Avevo anche dimenticato che lei una volta aveva scritto in qualche blog (non il nostro che all'epoca non esisteva ancora) di avere un ginocchio un po' "scollato" (parola di Anna), cioè questo ginocchio non è del tutto a posto. Comunque lei mi ha seguita per la scala e dopo pochi gradini siamo arrivate al mio appartamento.

Ci siamo sedute e abbiamo cominciato a chiacchierare. Ci trovavamo cosi bene che io sulle prime non ho pensato di andare in cucina a preparare qualcosa da bere. Ma dopo un po' ho chiesto a Anna se voleva prendere un thè. Mi ha detto di sì. Lei aveva portato in un involtino di carta tre pasticcini che aveva acquistato in una panetteria. Ho preparato il thè e siccome non volevo perdere tempo prendendo la teiera elegante e servirlo con tutte le cerimonie di stile, lasciando Anna seduta da sola mentre io mi davo da fare in cucina, ho preferito portare sul tavolo soltanto le due tazze e il bollitore con l'acqua calda. Il thè era quello dei sacchetti. In verita, mi sono scusata per fare tutto cosi alla buona, ma Anna mi ha detto di non preoccuparmi. Ci sentivamo proprio a nostro agio e molto contente parlavamo e ridevamo per qualsiasi motivo. Con Anna è facile ridere perchè ha una risata contagiosa.

Abbiamo preso il thè, ma come tu sai, Anna non mangia niente o mangia pochissimo, quindi ha preso soltanto la metà di uno di questi dolcetti e il secondo l'ho mangiato io. Anzi, poi ho mangiato, credo, se non ricordo male, anche l'altra metà del suo dolcetto, perche lei non aveva piu posto nello stomaco. Il mio è più ampio e percio ho mangiato un dolcetto e mezzo. Il terzo dolcetto è rimasto lì, in mezzo alla carta sconvolta, aspettando il suo destino, ma in quel momento nessuna delle due lo ha toccato.

Perciò, non illuderti cara Gaetana, il thè non è stato servito come hai visto nel disegno che ho mandato e se ho messo quell'immagine a corredare il mio post, è stato proprio per ironizzare sulla mia mancanza di stile in quel momento. Altre volte ci so fare, ma in quel momento con Anna non mi sentivo di essere formale, mi sentivo proprio come... in famiglia.

Dopo siamo andate a fare un giretto per il mio quartiere, San Telmo, che, non so se lo sai, oltre ad essere il centro storico, è il centro di antiquariato piu importante della città e del paese. Tutti i turisti e i visitatori importanti, da Clinton a Veltroni, da Guns and Roses alle figlie di G.W.Bush, non lasciano di venire e molto spesso per acquistare quei pezzi di antiquariato che qui si possono trovare. Nelle strade del mio quartiere ho visto Vittorio Sgarbi, Sandra Milo, Syusy Bladi, quella di Turisti per caso, e tanti altri.

Abbiamo fatto qualche giretto e poi l'ho portata a vedere Puerto Madero, che è anche un quartiere che sta accanto a San Telmo. Ma a quel punto Anna era molto stanca (ma io non me ne accorgevo) :-(
A Puerto Madero c'era molto vento e perciò era un po' freddino (ma io cercavo di far vedere ad Anna le cose che mi sembravano belle, come la Fontana delle Nereidi, con delle bellissime sculture di naiadi e tritoni, ma Anna solo voleva tornarsene indietro e non aveva il coraggio di dirmelo. Le sue ginocchia erano stanche, ma io non lo potevo sapere...

Comunque, dopo un po' ha preso un taxi ed è tornata in albergo. Appena arrivata mi ha telefonato e da quel momento non ti dico quante risate ci siamo fatte perche lei mi ha detto tutto quello che non mi diceva mentre eravamo insieme. Una delle cose che a lei faceva ridere senza poter fermarsi era il fatto che quando siamo scese in strada le ho offerto di prendere l'ascensore!... certo volevo riparare il mio errore di averla fatta salire a piedi!!!... Insomma, lei dall'albergo, io da casa mia, con il telefono incollato all'orecchio, ci facevamo delle risate matte che duravano lunghi minuti... Sai che Anna ha uno speciale senso dell'umorismo e mi coinvolgeva irrimediabilmente... Dopo tante risate rimanevamo con i polmoni allargati (Anna dice con il fegato "desopilato"). Non chiedermi di tradurre questa parola in italiano... :-))) Insomma il nostro incontro è stato molto bello e quando me lo ricordo, torno a sorridere.

Questa è la cronaca del primo giorno, poi magari, vi racconterò il resto, ma per oggi finisco qui. Oppure Anna puo raccontarlo da come lo ha vissuto lei.
Che ti pare, Anna?

Ah, in seguito Silvia ci chiese come mai avevamo preso il thè e non un buon caffe!!! Altra mia gaffe... :-)))) Insomma, stare con Anna e Silvia il divertimento è assicurato. Maria Rosa Vallone lo puo confermare perche sei mesi dopo, siamo andate insieme in Brasile a fare visita alle nostre care amiche (senza data di nascita) :-) e ci siamo divertite anche lì.

Spero vi siate divertiti con questo racconto. Stamattina mi sentivo in vena di scrivere...

Con affetto
Lucia

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