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sabato 29 ottobre 2011

AAAMMMPPPAAARRROOO

Finalmente, ospiti un mese in un monolocale...con fratello generale, certo, periodo fortunato. Avrai rafforzato il tuo carattere...
Io farò il tifo per tuo cognato, non per niente perchè non lo conosco, ma solo perchè mi interessa avere un amico importante dalle vostre parti...e tu, affinchè non vadano sprecate le mie preghiere, dì al generale che io sono una fedele soldato raso, in più digli che ho moltissima pratica avendo avuto nonno autentico e madre imitatrice perfetta della parte.
Ma non ti lagnare, io sarei un ospite molto più, diciamo, eccentrica...mi sveglio senza mai sapere a che ora, accendo tutte le luci dei lumicini però, non le centrali, mi fà malinconia lo scuro, sveglia, di notte. Se c'è televisione la accendo, bassa, se ce ne sono due accendo tutte e due...poi nel frattempo leggo un bel libro se possibile, poi vado in cucina, ma non ti impaurire riscaldo caffè e latte nel micronde, trenta secondi, varie volte, ma solo trenta secondi.Se trovo qualcuno sveglio, ho amici specializzati in questo, anche alle due di notte, sono capace di pensare che è giorno.
Solo mi raccomando che la bottiglia del latte stia quasi sulla porta senò quel che c'è davanti casca..e non sono brava a pulire perchè di notte stò stonata, il latte non si vede bene epr terra ed è duro tirarlo quando cade. Il caffè può essere riscaldato, nel termus.
Se ci fosse il computer, banda larga, pechè alle tre del mattino ho la mania di ricorrere anche a lui.
Wladimir ed io eravamo specialisti in caffè vicino agli alberghi, perchè il caffè lì era sempre troppo tardi per noi, poi lo riprendevamo...Poi il giornale della giornata...
Ma è solo questo, nient'altro, non mangio e non bevo, quindi non dò altri fastidi, ahahahahasolo i sopra citati.
Mò mi sono ricordata una volta a Guarujá, a casa di vecchi amici nostri, una volta si sono dimenticati di lasciare la chiave della casa nel solito posto, in genere, appunto ci prendevamo il caffè in strada, compravamo il giornale, il pane caldo e quant'altro e tornavamo che ancora dormivano.Ce ne andavamo in spiaggia  a camminare, buttando la chiave da sopra il muro.
Ma quel giorno prigionieri in casa al'alba, che disperazione. Alla fine, ho trovato mezza aperta la finestra della cucina, questo da fuori, perchè la casa é fatta in modo che il salotto e cucina son totalmente isolati dalle stanze dove invece si può circolare.Tipo pateo.
Dunque, Wladimir mi alzae cosa vedo...in una guandiera, le famose chiavi, cosa fare? Sotto la finestra c'era, c'è, il lavandino, mica potevo scassarlo, allora letteralmente mi sono seduta sul davanzale, entrata stretta stretta nella parte di dentro, alzata, e saltato dalla finestra nel pavimento, con una precisione implacabile, non ho rotto niente, ho preso le chiavi e siamo usciti...mi sono appena retta ad un balcone per non sbattere la testa, ed era fatta.Non hanno mai messo le grate più strette...se sono entrata io...
E mò, Amparo, cara, auguri anche a te per il giorno delle streghe...mettiti il cappellino ed il naso adunco perchè già non hai i dovuti capelli senò nessuno ci crede che sei in festa.
Cerca di non stare altri mesi zitta. E imparati, mai abitare tanto vicino alla madre, neanche alle suocere, non lo sapevi?????????ahahahahahhahahahahahaha
Anna

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