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domenica 29 maggio 2011

LUCIA ED ADRIANA

Ho letto attentamente le vostre osservazioni e condivido in parte quelle di ognuna, ma non totalmente.
 
Prima di tutto, due cose strane, fin dall'anno scorso ricevo dalla mia città e dal Consolato i formulari della votazione e,  come vedova di Wladimir. Devo dire che, non ho mai registrato il mio matrimonio nel Cosnolato Italiano perchè mai mi è occorso di farlo, perchè Wladimir viaggiava sempre col suo passaporto brasiliano, e seppur adorando l'Italia più di me, principalmente la Sicilia...(mi ha tradito, me l'ha fatta vedere da cima a fondo), non ha mai manifestato intenzione di prendere la nazionalità nonostante, anche senza di me aveva nonno russo e nonna italiana, quindi l'avrebbe potuto fare. Ma volevo dire, come sanno che ero sposata con lui? Poi cose più ovvie non le sanno, ed io mi devo vedere recapitare ogni volta cartoline e lettere con il DE, anzi, come pure alcuni inviti culturali ancora a suo nome che ho detto in portineria di strapparli e non darmeli neanche.
 
Ma non è questo, io non ho mai votato, senonchè alcuni anni fà mio nipote, che é nipote di, mi ha chiesto spiegazioni di come votare perché non ci capiva niente, il chè mi ha obbligato a chiedere aiuto ai miei cugini, almeno per potergli dire qualcosa di valido, e confesso che nonostante lui non parli l'italiano, fà questione di votare e mi ha vergognato non poco. Ragione per cui ora voto.Certo ho dovuto cominciare con il sapere cosa vuol dire abrogare, senò impossibile. Ma poi, che sia persino per annullare il voto quando non sò cosa vuol dire lo faccio.
 
Io credo che in politica, nati o non nati non é che si capisce di più o di meno, c'è chi ne capisce e chi non ne capisce niente. Il mio ragionamento è il  seguente, io qui voto, voto bene, voto male? Ma perchè lo  sò? Basicamente é il seguente, se ho chiesto di ritorno la mia cittadinanza italiana, l'avevo persa con la naturalizzazione nonostante sia nata lì, ho accettato tutti i diritti e doveri di partecipare alla mia Patria. Che ne abbia una o due o tre, poco importa, io credo che devo ad ognuna di loro quello che è di diritto e di dovere. Se voglio avere i diritti devo compiere i doveri. Non trovo giusto che si debba dividere gli italiani, brasiliani, quel che sia, in due cose diverse, i cittadini di prima e di seconda. Siamo tutti cittadini uguali, di prima, non mi considero di seconda e se vado in Italia sono italiana e non ammetto nessuna discussione a riguardo, in più sono anche napoletana, e come rinunziare si può a tale onore???????????
 
A parte gli scherzi, io credo che non è una discussione valida dover o no votare, dobbiamo votare, prima , seconda, terza generazione, vivendo o non vivendo lì, non esiste il mezzo italiano. Sono d'accordo che siamo male informati, che non abbiamo condizioni di votare coscientemente, loro ci considerano italiani di seconda, non lo dobbiamo fare noi. Anche qui quando è il caso io  annullo il voto, non voto in bianco, lo annullo, anche questa è una votazione valida e significativa, ma non votare? Chiare e valide le vostre motivazioni, ma per me non giustificano un omissione.
Tra l'altro c'è il Corriere della Sera, il Temo, tanti giornali in rete da consultare, tante e scoccianti, per me, discussioni politiche in TV per potersi minimamente informare, tanto quanto molti italiani residenti li. Bè, é come la penso io.Certo non sono tanto chiara e schematica come voi che seguite e ve ne intendete, ma è quel che posso fare.
 
bacioni
Anna
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