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domenica 29 maggio 2011

* risposte varie *

Cara Gaetana, sono sicura che non esageri e devo complimentarmi con l'organizzazione che avete in Australia che è certamente un paese modernissimo, civile e democratico. I cittadini sono felici di aiutarsi l'un l'altro, mentre in Italia, specialmente negli uffici pubblici, sembrano che li vai a disturbare.

In quanto alla disponibilità dei dottori e di qualsiasi altro professionale, anche in Argentina è veramente notevole la gentilezza e la mancanza di "prosopopea" come quella che hanno molti professionali in Italia. In Argentina, anche il professore dottore più eminente è alla mano come una persona comune.

Devo dire però che durante le mie esperienze con dottori e ospedali in Italia non mi è mai capitato che mettessero distanza fra me e loro o che avessero qualche comportamento sgarbato o arrogante. Sono stata sempre trattata con molta gentilezza e disponibilità.

Cara MRC, devo dirti che se qui c'è una donna fantastica, quella sei proprio tu. La tua bontà, la tua gentilezza, la tua allegria, i tuoi modi amichevoli con tutti, dimostrano che sei veramente speciale.

E' molto bello sentirti dire che quando voti ti senti parte dell'Italia! Hai un atteggiamento responsabile informandoti e informando i toi figli su come votare.

Certo che è molto bello poter esprimere la propria opinione con il voto! Anche a me piace farlo, ma dovrei farlo nel paese dove abito, dove vivo il giorno a giorno e dove vorrei cambiare le cose che mi sembra dovrebbero essere cambiate. Ma se io vivo in Argentina, non posso decidere sulla vita delle persone che vivono in Italia. Cosa ne posso sapere io di quale è la scelta più giusta anche con l'informazione che possiamo avere tramite la TV e Internet? Mi sembra che non sarebbe giusto. Con questa stessa logica, non accetto che i cittadini con cittadinanza acquisita possano opinare e avere il poter di agire (cambiare) in meglio o in peggio, quello che loro non potranno mai usufruire non vivendo in Italia.

Cara Adriana, hai tutta la ragione quando dici che la persona che non ha acquisito la cittadinanza del nuovo paese di residenza, rimane senza il diritto di esprimersi come cittadino e quindi senza il diritto di votare, che tu chiami il piu grande diritto della democrazia... Hai proprio ragione, non può votare nè qui, nè là, però è difficile pensare che possa avere il potere di decidere sulle dinamiche della vita dei suoi connazionali se lui manca dall'Italia da una cinquantina di anni...

Quando Silvia dice che "votare vivendo cosí lontani dal Paese che poi dovrá subire i risultati della votazione(sia buono o meno ovvio)credo sia realmente temerário" vedo che interpreta il mio modo di pensare.

Amparo, mi dispiace, ma votare per l'Italia non vivendoci, è come votare per la Francia, per la Spagna, ecc. perchè non cambia la mia realtà giornaliera dato che non vivo in quei paesi. Quindi, non solo sarebbe un voto sprecato, ma anche pericoloso. Non sento di avere il diritto di cambiare le cose in Italia per la semplice ragione che io non ci vivo là...

Anna, il tuo pensiero sul voto è piuttosto trasversale... Tu dici che devono votare tutti... che se si vuole i diritti si devono compiere i doveri... ma ti ricordo che votare in Italia non è obbligatorio, perciò non sarebbe un "dovere"...
Secondo te, dovrebbero votare tutti, sia quelli di prima, seconda e terza generazione, vivendo lì o no, e che per te non esiste il mezzo italiano, ecc. Ma come si fa? Sarebbe come se io volessi dire a te come dovresti organizzare la tua casa, come dovresti comandare la tua donna di servizio, come dovresti spendere i tuoi soldi, ecc. ecc. Non credi che io non posso decidere su quella che non è la mia casa? Non so se mi sono spiegata.

Comunque è stato interessante questo scambio di idee su un argomento così importante.
                                                          
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Vittoria, le macchine rosse sono affascinanti. Ieri sera ho visto nel parcheggio di uno shopping molto elegante di Buenos Aires, il Paseo Alcorta, una meravigliosa Ferrari ovviamente rossa! Era spettacolare! C'era gente che la fotografava con il cellulare. Qui non è comune vedere quel tipo di macchina, ma quel rosso era stupendo!
Comprati una macchina rossa, anche se non sarà una Ferrari!!! :-)))

Cara MRC, ti racconto che Camillo e Violetta sono tornati stasera. Non sai come erano soddisfatti e felici di questa esperienza. Proprio come hai detto tu! Camillo, del quale non ero molto sicura, era veramente contento di aver partecipato. Ha fatto anche un video del meraviglioso parco della residenza e me lo ha fatto vedere. Un posto bellissimo che mi ha fatto venire il desiderio di partecipare anche a me.

Ora vi saluto tutte e vi auguro la buona notte.


Lucia

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