....

....

domenica 29 maggio 2011

* votare/non votare *

Anche io ho ricevuto due giorni fa la busta contenente il necessario per votare.

Io ho deciso di non votare, ma non da adesso. Sono molti anni che non lo faccio.
Ho votato soltanto due volte: la prima, quando si votò per la prima volta all'estero e fu nel 1998.
La seconda volta, qualche anno fa. Dopo di allora non ho votato mai più. Le ragioni sono diverse.

Prima ragione: credo che è stato un errore dare il diritto di voto a TUTTI i cittadini italiani all'estero, specialmente a quelli che hanno acquisito la cittadinanza italiana (ne hanno  il diritto fino alla terza generazione). 

Gli italiani di nascita, nella maggior parte dei casi sono troppo anziani. Spesso hanno perso ogni contatto con il paese di nascita. Eppure hanno diritto a esprimere (!) il loro pensiero attraverso il voto.

I figli di queste persone sono cittadini di prima generazione, ma anche se hanno la possiblità di conoscere attraverso i giornali la realtà italiana, raramente sono davvero interessati a quello che succede in Italia perche sono troppo impegnati con quello che succede nel paese dove realmente vivono. Però potrebbero "opinare" con il loro voto e decidere su questioni che non li riguardano minimamente. Spesso non conoscono la lingua italiana. Per loro avere il passaporto italiano è soltanto una questione di utilità, eventualmente.

Poi ci sono i cittadini di seconda generazione, cioè i nipoti di quell'anziano italiano e che hanno meno ragioni di conoscere la storia e la realtà politica e sociale odierna dell'Italia. Però hanno il diritto di votare e di esprimere la loro "preferenza" su quello che si dovrebbe fare in Italia, paese in cui non vivono. Raramente conoscono la lingua italiana. Anche per loro il passaporto dell'Unione Europea è una questione di utilità pratica.

Poi ci sono i cittadini di terza generazione (e credo che siano gli ultimi ad usufruire la cittadinanza italiana) che sarebbero i bisnipoti o pronipoti di quell'anziano italiano. Forse per ora non votano perchè sono ancora minorenni.

Quindi, secondo me,
dovrebbero votare
- soltanto quegli italiani residenti all'estero che hanno lasciato l'italia da non più di 5 anni,
- quelli che stanno svolgendo un lavoro con contratto temporaneo, 
- quelli che per ragioni di studio si trovano fuori per lunghi periodi, ma non superiori ai 5 anni,
- quelli che per qualsiasi ragione si trovano all'estero per periodi intermittenti, ma che basicamente la loro vita si svolge prevalentemente in Italia.

Non dovrebbero votare
- quegli italiani che vivono STABILMENTE all'estero da più di 5 anni e
- quelli che hanno acquisito la cittadinanza italiana (fino alla 3º generazione), ma continuano a vivere nel loro paese di nascita.

Seconda ragione: Non voto, specialmente in questa occasione, perchè le ragioni per cui si vota sono assolutamente incomprensibili.

Solo si capisce il SI e il NO, ma il resto è solo una sfilza infinita di articoli di legge che sono stati cambiati da leggi anteriori con l'elenco di tanti altri articoli, dai quali non si capisce di cosa si sta parlando. I motivi dei referendum per cui dovremmo votare adesso, non sono assolutamente chiari. Secondo questi:
- Dovremmo votare per l'abrogazione sulla determinazione della tariffa dell'acqua (foglio giallo), ma come possiamo dire si o no, se solo dice che si stabilisce la tassazione in base all'investimento (di cosa? di chi?).

- Dovremmo votare perchè il Presidente del Consiglio e i Ministri (foglio verde)  abbiano (o non abbiano) il legittimo impedimento di comparire in udienze penali (!!!!!!!). Non si capisce cosa vuol dire. Devono comparire o non comparire alle udienze penali?

- Dovremmo votare sulle Centrali Nucleari (foglio bianco). Abrogazione parziale di norme (quali norme?) C'è solo un elenco infinito di articoli di legge promulgate ed abrogate da tante altre leggi e articoli. Come si puo capire se bisogna dire si o no??? Impossibile.

- Dovremmo votare per l'abrogazione (foglio fucsia) di un articolo di legge che parla della modalità di gestire i servizi pubblici. Quale modalità? Non viene spiegato. Come poter decidere?

IO NON POSSO DECIDERE SULLE QUESTIONI CHE RIGUARDANO LE PERSONE CHE VIVONO IN UN PAESE IN CUI IO NON VIVO!!!

Pensare alla spesa che comporta tutto il movimento di organizzazione, stampa, spedizione, distribuzione, rispedizione, ecc. ecc. di tutte queste carte inutili, mi fa venire le vertigini perchè si tratta di un immensa quantità di denaro speso per NIENTE.

E' molto bello avere il diritto di votare e di avere qualsiasi altro diritto che mi rende migliore la vita, ma in questo caso, questo diritto non migliora la mia vita e nemmeno quella delle persone a cui interessano direttamente le questioni di questo referendum italiano.

Lucia

Nessun commento: