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domenica 20 novembre 2011

* il concorso è ancora aperto!!! *

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Ho letto gli interventi delle amiche dopo la pubblicazione delle foto con cappello di Nonna Lea.
Io sono dell'avviso che la persona che dovrà fare da giudice (ma forse non unico membro della giuria) dev'essere Amparo che è stata quella che ha lanciato la proposta del concorso.

Anna, che ancora non ha avuto occasione di farsi le foto con i diversi cappelli che possiede, è meglio che si affretti per poter avere la partecipazione di tutte.

E a proposito di partecipazione di tutte, Titty dovrà approfittare di questo suo viaggio a Boston per festeggiare il Thanksgiving con la sua famiglia, per farsi fare una bella foto con cappello da suo figlio e farsi aiutare da lui o da Davide a metterlo sul pc e quindi sul blog.
Solo allora, e dopo aver ricevuto anche le foto di Silvia, avremo avuto la partecipazione della totalità delle amiche e quindi solo allora si dovrà procedere alla scelta della vincitrice della gara.

Grazie Titty per chiedermi notizie di Letizia. Lei in questo momento si trova in India, E' partita ormai da un paio di settimane e non vedo l'ora che sia di ritorno a Barcellona. Io ho molte remore su un viaggio da quelle parti del globo. La cultura dell'India, e dell'oriente in generale,  la ammiro moltissimo, ma la loro realtà sociale suscita in me alcuni dubbi sull'opportunità di fare turismo da quelle parti.

Comunque Letizia mi ha dato notizie dicendomi che tutto si svolge bene e che l'India è un posto tranquillo e "friendly". Da Mumbay è scesa verso il sud e quindi è andata nel Kerala, poi a Missore, poi a Hampi, dove ci sono moltissimi templi e dove ha avuto l'opportunità di LAVARE ELEFANTI!!!! :-)

In quanto a Gaetana, io nemmeno ho potuto sentirla, ma mi rifarò non appena lunedì il programma di Francesca sarà visibile su internet. D'altra parte c'è la replica il mercoledì e quindi non me la perderò.

Ieri ero fuori casa perchè sono andata alla manifestazione "BUENOS AIRES CELEBRA ITALIA" dove ho visto i soliti stands con prodotti alimentari e la solita rappresentazione di gruppi musicali e di balli tipici, questa volta si è aggiunta la partecipazione dello stand della Puglia e con la rappresentazione dei balli tipici salentini.

La nostra Claudia avrebbe dovuto parteciparci, visto che prende classi di ballo di queste danze folcloriche, chiamate pizzica salentina e la tammurriata, ma non si è azzartada a farlo essendo ancora all'inizio delle sue "lezioni". Comunque quello che ho visto davanti allo stand della Puglia è stato ben poco.

A Claudia invece l'ho incontrata insieme a sua mamma e abbiamo scambiato un saluto e abbiamo chiacchierato un po'. Ho visto anche Teresa che presiedeva il suo stand sulla Sardegna. Con Teresa ho parlato del nostro prossimo incontro a Lujan a casa di MRC, ma mi sembra che avremo qualche difficoltà, me compresa, per poter arrivare fino a Jauregui  dato che i mezzi di trasporto per arrivarci, essendo un giorno festivo, non funzioneranno, perchè questi mezzi  sono privati e trasportano maggiormente  gente che lavora a Buenos Aires.

Tornando a ieri, verso sera è arrivata la pioggia, ma non ho rinunciato ad andare a cinema a vedere un film che mi interessava particolarmente nell'ambito della settimana del cinema italiano a Buenos Aires. La manifestazione si chiama Festival B.A.C.I. Cine Italiano (Buenos Aires Cinema Italiano). Il film in questione si chiama Basilicata Coast to Coast.

Questo film mi era stato raccomandato e avevo sentito parlarne con entusiasmo, ma a me non è piaciuto. Forse la storia voleva essere ironica, ma il risultato è stato,  per me, deludente.  Nel film, invece di vedere le bellezze della regione, si vedono dei paesaggi terribilmente aridi, inospiti, e un gruppo di giovani che sembravano degli idioti nella loro ingenuità, ma mossi tutti da un "ideale" che non ho capito bene quale fosse, e che fanno una traversata dal mar Tirreno al mar Jonio con l'intenzione di partecipare a un festival musicale in un posto che si chiama Scanzano Jonico, che è un villaggio turistico meraviglioso, ma non si è visto se non una lunga strada cosparsa di rifiuti e bottiglie di plastica vuote a festival concluso.

I personaggi sono dei falliti nelle loro vite, tutti hanno delle situazioni personali insoddisfacenti sul piano del lavoro e degli studi, e per finire, arrivano al festival dopo che questo era già bello e finito, ulteriore fallimento. La storia vuole riscattarsi con qualche piccola situazione sul piano degli affetti. Tutto qui.

Claudia, questo risponde alla tua email dove mi hai chiesto se ero riuscita ad andarci alla proiezione e cosa mi era sembrato il film.

Silvia, il tuo post mi ha commossa, ma davvero avevi le lacrime agli occhi o era uno scherzo? Scrivimi!

Titty, buon viaggio a Boston e buona domenica a tutte
Lucia

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