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giovedì 22 maggio 2014

Lucia

Che storia triste, sembra proprio lugubre il palazzo.

Qui  a São Paulo, c'è una costruzione che si chiama castelinho, e difatti ha la forma di un castello e che non sò se ancora l'hanno preservato, era un poò rovinato.

La storia é che ci abitava una famiglia tradizionale di São Paulo, senonchè erano rimasti, se non sbaglio, madre, figlia e figlio o due figli, non ricordo bene. Fatto stà che all'epoca era in una zona scic oggi depredata, frequentata da noia. 

Ma all'epoca uno dei fgli arrivò a casa ed uccise la madre le sorelle ed il fratello, insomma, tutta la famiglia e poi alla fine si suicidò. Ogni volta che ci passavo, é tempo che non lo faccio, faceva impressione. E dicono i vicini che si sentono ancora voci e lamenti nella casa, nelle scale, nei corridoi, fino ad oggi. Certo non ho mai tentato di sapere se era fatto!
Certe tragedie familiari sono così marcanti che sono indelebeli anche con gli anni che passano. E non ricordo se era pazzia del ragazzo, all'epoca non c'erano le droghe come ora, doveva essere pazzia.

Me lo sono ricordata stasera con il tuo racconto, che tristezza. Qui ieri un ragazzo giovane ha ucciso zia e madre perché non gli hanno dato soldi per la droga, e stava talmente male che continuamente chiedeva di loro nella polizia. Povera gente.Ora si é rovinato la sua stessa vita, sò che é colpa sua e dovrà pagare, ma fà pena lo stesso vedere una giovane vita persa così.

Buona notte
Anna

Non sò mai se buona notte si scrive insieme o separato......e  mi dimentico di domandarlo.

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