....

....

venerdì 20 febbraio 2009

Adriana

Io, sinceramente, avrei anche io assolto totalmente questa donna che ha ucciso ilmarito per difesa personale della vita, sua e dei figli.
Sai, la verità é che la donna stà in condizione di inferiorità in qualunque circostanza, sia fisicamente perché raramente ha più forza dell'uomo, e moralmente perchè solo lei può essere la vittima di abusi.
Questi due aspetti, di per sè giustificherebbero una disperazione estrema.
 
Ma c'è di più, c'è il fatto dell'illusione che attinge tante donne, la persecuzione e il pedinamento  intesi come manifestazione di amore e, di gelosia. Questo fà sbandare psichicamente molte volte la donna, e le fà perdere tempo. E poi le percosse, la vergogna di gridare la verità a familiari ed amici, sì perché c'è pure questo, la donna ha vergogna, come se le parti fossero inverse, lei colpevole del fracasso di questa unione, la paura di sottomettere i figli ad una vergogna vera, molte volte, immagginaria a volte, ma sempre vergogna.Molte volte la paura delle incognite, della sopravvivenza.
 
Ma mettiamo che tutto questo sia superato e che la donna, come a volte fà denunzia il marito, il compagno in polizia. Cosa succede? proibizione di avvicinarsi a meno di 100 metri dai familiari, da parte del denunziato, proibizione di...e tante proibizioni. Nessuna procedura che garantisca queste.
Se non così, nei casi più gravi, protezione delle autorità, cambiamento di domicilio, della moglie, ovviamente, dei figli, una vita da ricominciare, in altro posto, con la paura dietro la porta, perchè alla fine lui saprà dove sono.
E allora, il silenzio come soluzione meno paurosa, almeno meno incognita, ed arriva il giorno che le minacce diventano fatti, che loro uccidono, moglie, figli, parenti, tutti quelli che trovano davanti.
Ed ormai null'altro si può fare, lui pagherà, certo, ma loro non ci sono più. Vite truncate.
 
E questo, cara Adriana, qui succede tutti i giorni, tutti, sia a São paulo, sia in tutto il paese, in più sono quelle che soffrono in silenzio la tortura di questo compagno che ormai è un brutto sogno. Ebbene, se una fra milioni reagisce, se una fra le milioni fà prima ed é lei ad uccidere...invece di essere uccisa, in santa coscienza, come condannarla?
Bè é come la penso io, poi non è che sono Giudice di niente.
Un bacione
Anna

Nessun commento: