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lunedì 23 febbraio 2009

Ricordi dei carnevali

Oggi stava ricordando i carnevali di tempo fá in Argentina. Carnevali della infanza, dove tutti o cuasi tutti trovavamo qualcosa per travestirsi o mascherarsi di un personagio. I "corsi" erano i punti di riunione per ascoltare le orqueste, per la sfilata delle maschere piú rapressentative e anche per elegere la regina del carnevalle. Tutti in familia andavamo a vederli e divertirci. Generalmente i genitori non si mascheravano, ma sí cuasi tutti i bambini, cercando un personagio della realtá ma anche della fiction. Alcuni bambini poveri mettevano soltanto i jean giá guastati e vecchi con la cinghia del padre, una rivoltela di plastica e un vecchio cappello del nono, a questi bambini li serviva per sentirse contenti e mascherati, altri in cambio mettevano il piú rico vestito di hada o di regina, alcuni si transformavano in schiavi neri, e un semplice carbone li bastava per dipingersi il viso, altri avevano il rico vestito del D'Artagnan . E nonostante queste diferenze reali, tutti avevano lo stesso motivo, divertirsi in quello che ancora nessuno conosceva il perché del Carnevale, ma tutti partecipavano, ricchi e poveri Oggi sto guardando nella TV il carnevale di Venezia e altre parte dell'Italia, e constato che le tradizioni si mantengono, percuanto rapresentano personagi o situazioni sociale, e la gente si maschera veramente. Qui in Argentina, cuasi tutto si é perso. se vai a un Corso, rischi il peggio, le belle orqueste non ci stano piú, pochi sono i bambini mascherati, soltanto le murgue hanno rimasto come símbolo del carnevale e se impongono con la forza de che a soltanto loro gliene appartiene il Carnevale.........e le donne nude che si credono mascherate per mettersi le piume...... La TV non aiuta, i cameramen (camarografos) mostrano soltanto come si sbatteno i sederi delle donne......(per la gracia dei uomini)..... e quello che era la rapresentazione dei problemi sociali, causa principale delle origeni del carnevale, si transforma pian piano in una volgaritá di consumo, donne esposte come mercanzia, gioielli, piume, ricchi tessuti, volgaritá e anche violenza. Questo vedo nel carnevale di Gualeguaychú. Adriana espresi



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