Certo che la povera Maria Rosa V. è rimasta coraggiosa sola soletta. Meno male che stanno finendo, avranno finito i lavori nella stanza, che scoccia avere gente per la casa a lavorare, anche per una cosa piccola, ma danno un fastidio terribile. Ma ora è tutto nuovo e c'è il gusto. Io ho fatto rifare le tende, non nuove, riformate le vecchie in salotto e nello studio, credo di averlo già detto, le ho fatte con il legno e tolto quei binari che sono ottimi ma non si trovano più i ganci.E pure lì, fissano il giorno e non vengono, poi ci mettono due ore invece di due minuti, insomma tutto è socccciante. Ma in compenso, a lavoro finito, io almeno che sono mezzo matta, me le guardo e riguardo per alcuni giorni, allora vale la pena. Ora sono tornati alla carica per voler mettere la TV e la banda larga della telefonica, l'altra volta avevo disdetto tutto perche era complicato, Ora mi ha telefonato un supervisore dicendo che le persone che sono venute hanno informato male, il prezzo offferto è molto conveniente in paragone a quanto pago per ogni cosa, quindi mi tocca ora la domenica 30 stare a casa e forse la riescono a mettere. Il divertente é che mi ha telefonato un supervisore per garantirmi che lui era autorità e che mi garantiva che non sarei rimasta a casa ad aspettare giornate infinite che comparissero. Gli ho raccontato ridendo, che mio fratello Pietro, aveva 13/14 anni e già amava, oltre che la musica il teatro, ma era minorenne. Fatto stà che riusciva ad entrare in tutti i teatri di São Paulo, assistere a tutti i concerti, tutti i spettacoli teatrali che ci stavano a São Paulo, ed in posti privilegiatim e senza pagare un centesimo. Un giorno gli domandai come faceva, e mi rispose, Anna, il segreto non è essere amico del Direttore, il segreto è essere amico dell'usciere dei teatri, é lui che ti fà entrare, sulla porta c'è lui, non il Direttore. Certo non l'ho raccontato con questi dettagli, ma lui ha riso come il matto, ed è semplicemente pura verità, fatto stà che lui entrava. Ah, solo una curiosità, circa il racconto di Silvia su quell'amico che è morto ingozzatoa pranzo, è il secondo caso a São Paulo in due mesi. L'ho raccontato a mia cugina e lei mi ha detto che è successo anche a lei una volta e non sò chi che era con lei gli ha detto di respirare con il naso. Fatto stà che lo ha fatto ed è riuscita poi a tossire e tirare il fastidio. Non costa saperlo. Lucia, mi prudono le mani, che voglia di essere con voi, ma certo non é facile, mi ricorda quella volta che venni, che bei giorni ho passato, con le tue scale, i tuoi tè, le passeggiate sul fiume, che bella che è la vostra città, e che sogno che è stato. Non lo dimentico mai, ho passato una bella pomeriggiata al Tortoni, guardando ognuna di voi, la foto con chiappetta (era questo il nome, Ivana?), no credo era un altro, indicato dallo Straffo...che nostalgia, bei tempi quelli, mi sono divertita, i è piaciuto conoscervi. Sarà che Adriana riesce a venire? E la Caravella che non mi ha più parlato? Anzi, Maria Rosa C., se mi autorizzi a non stare in ginocchio, pregherò anche io, ma il mio ginocchio sinistro fà le bizze, alle volte me lo dimentico, e poi lui si arrabbia e mi obbliga a ricordarmi che esiste. Inginocchiata non credo ci posso stare...ma pegherò, vedrai che tutto andrà bene, é andato bene il viaggio che sembrava complicato con la documentazione ti ricordi? E poi fai benissimo a continuare a lavoare, come faresti senza correre......Auguroni a tua nipote per i 14 anni, è un età importante. Bè, ioo ancora non stò in piena forma, stò ancora un poco sotto choc, sebbene aspettato, ma la tristezza non se ne và facile. bacioni Anna |
UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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venerdì 14 ottobre 2011
PER TUTTE
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