Stamattina,tanto per cambiare un poco,stiamo lavorando con il gruppo del Piaui,perche la proposta di Regimento interno,che avevamo preparato,(anzi io e una collega,quando andai al Piaui,mesi fá.Adesso dovrebbe essere approvata da tutti i membri effetivi della Fondazione....e tutto correva bene,finche alcuni hanno fatto dei suggerimenti,che sono stati accettati da molti,finche una collega piu attenta ha fatto notare che queste correzzioni,sia pure accettabili,vanno contro lo STATUTO della nostra Fondazione,che é la legge maggiore e naturalmente niente puo contraddirlo. Risultato,ho sul tavolo quattro versioni di questo benedetto regimento,per cercare di vedere cosa va e cosa non va.....e io queste cose burocratiche le odio litteralmente.....e ne capisco poco,,,,forse per questo le odio....ma insomma.Mi sto ogni tanto fermando perche senó é veramente una tortura e ne profitto per mandare due parole. Cara Titty,qui in Brasile la Befana,oppure i re magi,non é festeggiata,nel senso che i cattolici si hanno le cerimonie religiose in chiesa,ma le feste si chiudono a capod ànno e poi solo il carnevale. Penso che in qualche famiglia italiana di qui,piu tradizionale forse mettono la calza,forse viene pure la befana....ma noi,dopo arrivati in Brasile non abbiamo mai piu avuto la Befana e cosí che io ricordi i nostri amici italiani.Cosí come non abbiamo piu festeggiato gl onomastici..... Hó un amica spagnuola,che vive al Recife e che va dalla nipotina che vive in Spagna per la befana ,che per loro é piu importante che il Natale.Paese che vai,usanze che trovi davvero.Gabriela se non va per la befana ´pe la fine del mondo. Poi Maria Rosa del Vallone,fai bene a goderti Mar del Plata,almeno ,come tu stessa dici,ti riposi un poco. Quanto alle abitudini di riunirsi per mangiare,credo é mondiale.........perche figurati che qui in Brasile,almeno quando noi arrivammo e fino a poco tempo fá,i salotti delle case erano praticamente inutilizzati,esistevano per dire che esistevano.Nella realtá si era invitati a pranzo o cena e si usciva dalla sala da pranzo per andare via...litteralmente.....perche al mangiare che ci metteva un tempo lungo .....seguiva il caffé, ,altro rituale brasiliano. Certe case ,che oggi sono un poco scomparse,avevano addirittura una architettura per cui, la sala da pranzo era praticamente la entrata principale.Ma penso che perche il "mangiare" era ed é solo un pretesto per riunirsi,poi seduti attorno al tavolo tutti assieme diventa piu piacevole conversare,perche mica si mangia per tre ore o piu,ma si chiacchiera per piu di questo.....e attorno a un tavolo ci si vede tutti,. La prova é che quando le pietanze erano ritirate e restava praticamente solo il caffé,si continuava attorno al caffé. Io poi pensandoci,giacche tu mi hai fatto pensare a questo,io ricordo che il passaggio al salotto era una specie di "dispersione"perche ovviamente non eravamo tutti assieme attorno a un tavolo,si formavano piccoli gruppi di conversazione pure perche dipendeva dalla disposizione dei divani e poltrone,e se il salotto era molto grande allora piu che mai si dispersava. Voi direte,pure al tavolo mica urli per parlare con una persona che sta a 3 metri da te,o seduto a un altra estremitá,ma io non so spiegare,non si parlava con tutti ne tutti allo stesso tempo ovvio,ma eravamo tutti riuniti.,insomma é l abitudine brasiliana.Molte volte é capitato che dalla sala da pranzo ,dopo ore si,ma si andava via senza passare neanche dal salotto. Qui si usa dire che gl affari si discutono e risolvono meglio attorno a un tavolo a pranzo o cena,.e questo,se ci penso meglio giá ai tempi di Cristo,la cena con gl apostoli no?forse [é un rituale della razza umana,pure se non conosco abitudini di tutti i Paesi ma da ció che vedo é cosí. Poi basta,monologo chiuso,Un abbraccio a tutte voi,Silvia |
UN POSTO DOVE INCONTRARCI IN ARMONIA E PER SCAMBIARCI LA NOSTRA AMICIZIA.
* Il terrazzo sul mare è un luogo immaginario dove un gruppo di amiche, virtuali e non, ma di origine italiana, sparse in tre continenti diversi, si incontrano per scambiarsi le proprie piccole vicende quotidiane, i propri pensieri e il loro affetto.
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sabato 7 gennaio 2012
vari
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