Baciamo le manine e i piedini delle bedde signore e diamo una forte stretta di mano ai beddi signori. Montalbano sono!
Eccomi qui per raccontarvi quello che è successo quel pomeriggio in cui la pazza a bere un caffé a casa sua m'invitò. Io mi presentai senza il mazzolin di fiori che vien dalla montagna ma con una mezza dozzina di sise delle monache che da 3 giorni mi erano avanzate. Suonai al citofono e nessuno rispose; come un postino, una seconda volta suonai ma come prima, più di prima nessuno rispose; suonai a lungo una terza volta e manco per l'anticamera del cervello; guardai l'orologio e che erano le 16 e 12 minuti vidi, esattamente l'ora del mio appuntamento con lei; "minghia!!! -esclamai- Vuoi vedere che la pazza è uscita pazza ed è andata a mangiare una pezzo di pizza vicino al pozzo che puzza? Interdetto restai senza sapere che fare; dopo 43 secondi, chiamarmi dal balcone sentii:
-"Venga dottò!! ! Salga su!!! Secondo piano, ascensore, non ci sono nè portiere nè vicini, dentro solo caffè e amore."
Al sentir tali parole, scappare volli; temetti che questa vecchia e brutta potenziale assassina violentare mi volesse, ma il senso del dovere mi richiamò. Io qui solo per lavorare ci sto per cui, o brutta o bella, devo evitare che uccida il mio datore di lavore, quel tale che nel paese delle meraviglie vive, dove le monache tre sise hanno. Salii e direttamente in cucina mi fece entrare, pur avendo 6 salotti, 23 camere da pranzo, 45 camere da letto, 2.389 corridoi, nessun bagno, un balcone lungo lungo, strettulillo strettulillo, proprio sopra addò sta chella fermata dell'autobus che prende per andare a scuola.
Mentre preparava il caffè a raccontarmi iniziò che il suo capo le aveva negato il diritto di stare con il marito e che lei non poteva appunto stare senza di lui, che una donna sola non deve mai rimanere, che aveva bisogno di tante cose che nessuno gliele poteva dare e patatì e patatà e mentre parlava a sbottonarsi la camicia cominciò, dicendomi che soffriva di "caldane" . Immediatamente capii il senso di questa parola che mai udii prima per cui stavo pensando ad una scusa per andarmene via di corsa quando sentii un urlo:- "Aiuto!!! In questa casa ci sono le streghe!!!! Non sa quante me ne combinano! Guardi, non è la prima volta che il caffè mi esce bianco!!! e urlando uscì dalla cucina e scomparve.
Anch'io sorpreso rimasi nel vedere un caffè bollente bianco e trasparente. La mia ineccepibile preparazione professionale però mi portò subito a riflettere sulle cause di un tale sortilegio. Rimasto solo, la caffettiera presi, la svitai e vidi........ che la signora aveva dimenticato di mettere la miscela di caffè!!!!!
Un giro turistico in quella grande casa in seguito feci e trovai la signora ormai tranquilla nello studio, davanti al computer mentre raccoglieva 46 mele in un cestino che non si muoveva ma che aspettava che le mele vi cadessero dentro.
Baciamo le mani
Montalbano
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