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giovedì 28 gennaio 2010

ADRIANA

Cara Adriana, qui in Brasile esiste da alcuni anni la giornata dedicata ai negri, è festa nazionale. E metti sofferenza in quello che hanno passato quelle povere creature nelle fazende. In alcune esitono ancora gli arnesi di tortura che ho visto solo una volta e mai più. È impossibile pensare a cose del genere. Erano venduti come schiavi, a prezzo della forza fisica che avevano, scelti come i cavalli all'asta, anzi era una vera asta, e la miglior offerta se li portava. Cosa più sporca di questa, credo equivalente alla strage menzionata nel bell'articolo dell'anonimo scrittore.
Sono stati milioni e milioni caricati su navi senza igiene e senza mangiare, e torturati per una cosa qualunque. Le donne poi erano proprietà dei signori e trattate come amanti con la consiscendenza delle mogli dei padroni. Nascevano figli da queste relazioni forzate che, raramente riuscivano ad avere qualche privileggio.
Ci sono tanti libri che ne parlano che non si riescono a leggere, ho provato, ma anche nei libri di Jorge Amado che trattava molto l'argomento, certe pagine bisogna saltarle, perchè non si regge.
 
E nella Cina, dove uomini erano ridotti a enuchi per poter servire alle mogli delle autorità senza possibilità di tradimento, questo anche cosa è, dignità umana per caso?
 
Ed una bomba lanciata ad Iroshima per diletto del progresso uccidendo tante persone, facendone soffrire altre, spargendo la malattia a tante altre che non sopravvissero, ed alcune riuscirono ma con quanta sofferenza, quanta? E famiglie distrutte, morti, feriti, per cosa?
 
Ed i malati in Africa di Aids, senza cure, senza speranza, senza aiuti, e i bambini scheletrici che ci stanno lì, che vediamo senza sguardo, perduta la loro identità, con le madri che non hanno latte per dargli un mangiare di cui hanno diritto. E cosa fanno le grandi potenze? Vanno a fare la guerra in Iraque, vanno a cercare dove possono evidenziare la loro potenza. Questo vanno a fare.Ed incitano più di quanto lo facessero le stesse nazioni locali.
 
E poi i grandi si riuniscono nelle riunioni che tutti noi sappiamo che sono occasioni di grandi incontri importante, con pranzi e cene e felici chiaccherate. In mezzo a tutto parole e parole che neanche loro sanno di cosa stanno parlando, almeno non si vede...e si fanno pure la foto, e già, senó come sappiamo chi sono i grandi? E poi il risultato? Ionon lo vedo, solo in cose che risaltano molto, ma le miserie di ogni giorno e chi le vede.
 
Poi se dico che sono apolitica dicono che non sono patriotica, ma da che lato devo essere politica? L'unione fà la forza, ma che unione?
 
Bè, scrivere non sò bene, ma leggere sì, ed équello che importa anche.
 
Un abbrccio
Anna
E ci sarebbe di più,ma poi alcune cose le chiamano tradizioni...
 
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