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lunedì 16 maggio 2011

* l'influenza e il vaccino... *

Care amiche, con i vostri commenti sull'argomento vaccino contro l'influenza, mi avete dato spunto di riflessione e anche la possiblità di decidere cosa fare: vaccino sì, vaccino no...

Voglio premettere che non sono prevenuta contra la vaccinazione in generale. Anzi, sono convinta che molti vaccini sono indispensabili e veramente utili ed efficacissimi. Quando i miei figli erano piccoli, hanno preso tutti i vaccini necessari e programmati secondo l'età. E di questi vaccini sono convinta che servono assolutamente a prevenire le malattie che spesso colpiscono i bambini. Sono a favore di tutti i vaccini, meno quello dell'influenza.

Il mio ragionamento parte dal fatto che ogni anno, lo dicono gli stessi medici, gli agenti che causano le influenze mutano permanentemente e male potrà contarrestare un vaccino fatto con un ceppo di virus, cioè preparato con quelli già passati e che non si presenteranno più.

L'altra ragione per la quale sono scettica è che per prevenire una malattia, si va incontro alla stessa malattia grazie proprio all'immissione del virus nell'organismo attraverso il vaccino. Di fronte a questo ragionamento i dottori dicono che se si prende l'influenza nonostante si sia applicato il vaccino, sarà sempre una forma più lieve di quella che si sarebbe presentata senza la protezione del vaccino. Io non ne sono molto sicura....

Marta mi rincuora (nel senso che mi conferma che non sbaglio a rifiutare il vaccino) quando dice che lei non l'ha  mai preso, MRC e Vittoria nemmeno, la sorella di Claudia e il cognato, medici, non la prendono... e se non la prendono loro, c'è da fidarsi. Io credo che hanno ragione, specialmente quando dicono che si tratta soltanto di un grande giro di affari che muovono i grandi laboratori internazionali.

Prova ne è l'influenza A che due anni fa, quando ero in Messico, a Playa del Carmen, rivoluzionò il mondo provocando una grande paura, quasi una psicosi generalizzata e in fin dei conti non ci fu tutta quella mortalità che andavano annunciando e che pubblicavano i giornali. Anzi, non fu mai provato che morissero più persone di quante non morissero con l'influenza "tradizionale". Ma quanti milioni di dosi di vaccino circolarono nel mondo!!!........ E quanto sono cresciute le finanze dei padroni delle industrie farmaceutiche...

Nonostante queste considerazioni, rimango dubbiosa e incerta sul da fare. Ho paura di ammalarmi come mi successe nel novembre scorso, ma sono sicura che in quella occasione fui contagiata da mia sorella, della quale mi presi cura dormendo a casa sua per una settimana, quando si ammalò molto seriamente dopo di essersi vaccinata.

Farò come dice Gaetana, cioè non uscirò molto, cercherò di evitare di stare in posti molto affollati e respirare con la bocca chiusa.... ahahahaaa!!!! :-)))) Come se questo bastasse!!!... Lo so che non basta, ma confiderò nella buona sorte e nella protezione divina.

Ora per cambiare argomento, vado su qualcosa di più amabile e mi riferisco a Silvia quando parla delle manifestazioni e dei luoghi di aggregazione della collettività italiana a San Paolo. Forse ha più ragione lei di Anna, quando dice che ci sono luoghi, circoli e associazioni italiane, ma essendo tanto grande la città, non arriva alla conoscenza di tutti. Forse il problema sta proprio nella insufficiente diffusione degli eventi, perchè penso che di italiani a San Paolo ce ne sono, eccome!!!!

Silvia ha parlato del ristorante italiano nel centro vecchio della città e io mi ricordo che quando siamo andate in Brasile MRV ed io, siamo andate in quel ristorante a mangiare, accompagnate dal mio amico Carlos che abita a Salvador de BAhia e per l'occasione fece un viaggio fino a SPLO per avere l'occasione di incontrarci.
Certo che essendo all'ultimo piano di un grattacielo, la vista del panorama della città è imponente. Vi allego qualche foto, come pure una che mostra un po' di cose buone che si potevano mangiare in quel posto, ma non di origine italiana, bensì tipicamente brasiliana.










Detto questo e avendovi fatto vedere qualcosa di carino, vi saluto e ci sentiamo ancora
Lucia

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