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martedì 21 gennaio 2014

* Buongiorno! *

Oggi mi sono svegliata con il rumore della pioggia sul tetto di vetro della mia lavanderia (laundry). E poi ascoltando meglio, dalla strada arrivava il suono delle gomme delle auto che stridevano con il tipico fruscio, sfrecciando sul pavimento bagnato.

Mi sono detta: Finalmente! Ora cambierà la temperatura! E infatti un po' di aria fresca entra dalla finestra.
Ma per fortuna non si tratta di una pioggia tempestosa, bensì piuttosto calma e ho pensato all'allerta meteorologica che ieri si sentiva alla Tv mettendo in prevenzione un po' tutti. Anche il governo della città si è preoccupato prevedendo un temporale e quindi ieri sera ho visto di fronte a casa mia un enorme camion specializzato che con un attrezzo di lavaggio e aspirazione, puliva le bocche di scolo della pioggia, molto spesso ostruite dai rifiuti che la gente butta dappertutto con grande inconscienza e disprezzo delle "cose pubbliche" e anche del proprio benessere. Questi camion con il macchinario descritto li vedo in azione nel mio quartiere, penso che dovrebbe succedere anche negli altri.

Bentrovata Nonna Lea!!! Che bello il tuo intervento! E grazie della poesia sempre tanto godibile. L'ho riletta più volte perchè mi è sembrata tanto bella, suscitando immagini dolci e quasi quasi molto adatta a quello che ho descritto più sopra circa la pioggia di oggi qui. Peccato che non ci sono i gabbiani in questo nostro cielo e neanche l'arcobaleno, ma quest'ultimo ogni tanto lo vediamo apparire. Molto significativo tutto... "la serenità viene dall'alto" ... GRAZIE CARA LEA. Ci regali sempre il bello. Un bacione forte a te.

Bentornata cara Claudia. Ci sei mancata, ma allo stesso tempo eravamo contente di saperti al mare, godendo quella stupenda città che è Mar del Plata e quel mare freddo, rumoroso, imponente, ma sempre affascinante che ci visita sulle sponde argentine e che si chiama Oceano Atlantico.

La storia della telefonata nel cuore della notte a tua mamma, la conoscevo perchè tre settimane fa è successa a mia sorella. La dinamica è proprio la stessa: alle 2 di notte suona il telefono, mia sorella risponde con apprensione perchè sua figlia con la sua famigliola, era andata a visitare un'amica un po' lontana, che abita a Escobar. 

Risponde al telefono e sente una voce spaventata e piangente che diceva: mami, mami!... Lei risponde allarmata: Valeria, cosa succede? E a questo punto si sente la voce di un uomo minacciosisima che, approfittando che lei ha detto il nome, le dice che Valeria è stata sequestrata e se non vuole vederla morire, che scenda giù con tutti i soldi e i gioielli, aggiungendo che erano lì, sotto casa e dicendole il suo indirizzo. E ultima raccomandazione, soprattutto di non attaccare il telefono...

Mia sorella in preda al terrore non riusciva a parlare ne' a fare niente, ma era obbligata da questo tizio a scendere anche in camicia da notte raccogliendo tutti i soldi e i gioielli. SUBITO!!! gridava.

La mia povera sorella aveva la bocca secca e la lingua appiccicata al palato,  senza poter articolare parola dalla tremenda paura ed emozione e senza poter pensare che con il suo cellulare poteva chiamare al cellulare di sua figlia. Si è vestita velocemente, anche se il tizio le diceva di scendere cosi come si trovava, in camicia da notte, senza perdere tempo, se non voleva seppellire sua figlia!!!

Per fortuna, nel suo palazzo c'é sempre la vigilanza, notte e giorno, quindi c'erano due vigilantes ai quali lei ha raccontato tutto, quando è scesa dal 5º piano. Questi l'hanno calmata e le hanno chiesto il numero del cellulare di Valeria e quindi l'hanno telefonata e per fortuna lei ha risposto rassicurandola (perche a quell'ora di notte e vedendo un numero sconosciuto, era probabile che non rispondesse).

La storia è finita felicemente e mia sorella ha potuto ricuperare l'anima che le era sfuggita dal corpo....
Poi tutto è finito in un aneddoto che ha raccontato suscitando grande spavento e indignazione in tutti noi quando l'abbiamo sentita.

Ecco la cronaca di un sistema di violenza psicologica che si utilizza sistematicamente nella città e che colpisce molte persone tutte le notti, scegliendo forse le persone anziane, sapendole sole, dopo aver fatto qualche studio previo per ottenere lo scopo. Mi domando: Qualcuno abbocchera? Probabilmente sì... dipendendo dalle condizioni di ogni singola persona.

Vi auguro una buona giornata e ci sentiamo ancora
Lucia

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