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lunedì 5 maggio 2014

Difatti Lucia

Anche io sono orgogliosa die ssere amica di Nonna Lea, è un gran privilegio.

Nel senso che dici te, anche io desidererei saper scrivere i libri che mi sono piaciuti e principalmente i libri di biografia. Ammiro più ancora Nonna Léa per il libro che ha scritto sulla sua vita, che ho letto e riletto varie volte perchè ci vuole molto coraggio  e abilità per scrivere su se stessi, e come è utile...Ma anche tutti gli altri libri, ma purtroppo, non lo sò fare.

Quanto all'episodio del calcio, certo è una vergogna che succedano queste cose e per uno stupido gioco, anche qui ci sono stati episodi del genere, e non solo uno. Per questo considero i fanatici, in qualunque campo, un ritorno al colosseo e le bestie e uomini dati alle fere, non sò che altro dire per esprimere quel che penso.
E quei poveri genitori anche, con il figlio con, forse, una vita spezzata, ma spero riesca a sopravvivere in buone condizioni.E per colmo dei colmi, da ciò che ho capito si deve anche difendere...

Certo queste cose succedono sempre e sono sempre successe, purtroppo oggi con questi mezzi di comunicazione veloci, ne siamo a consocenza di tutti o quasi, e quindi é più difficile vivere. Certo l'uomo non é il migliore essere del mondo, seppure ci sono gli estremi, ma è difficile.

Anticamente io pensavo, per esempio, che una persona nella sedia a rotelle, aveva solo il problema della locomozione, finchè non ho visto e sentito dei problema di un amico mio, allora ho capito dietro alla sedia a rotelle come c'é una vita difficilissima in tutte le normali attività della vita, quelle che neanche ci accorgiamo che esistano. È più triste ora per me.

Baci
Anna

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