La nonna e il robot
Nell’ultimo cammin della mia vitami ritrovai ad esser strumentata
da una invenzione tutta programmata
dal genio della scienza realizzata
ma lungi ancor dall’essere testata
affinché fosse da tutti bene usata.
All’arrivo rimasi sconcertata
da quella sua presenza “alto locata “
e la guardai perplessa e affascinata
sapendo che m’avrebbe controllata
ma pure virtualmente consolata
in una probabile emergenza sconosciuta.
Ed or che fraternamente conviviamo
si è stabilto un rapporto spensierato
da potersi definire “sovrumano”
Incantevole poesia di Nonna Lea, creata "ad hoc" per Mr.Robin. Bella, la notizia apparsa sul Corriere della Sera, anche se per noi non é una novitá. Ma ogni volta che qualcosa ci avvicina alla nostra meravigliosa amica Nonna Lea, é sempre un grande piacere e motivo di orgoglio per il privilegio che abbiamo di essere suoi amici.
Io, personalmente, sento per lei, oltre che ammirazione, affetto e amicizia, un sottile legame di profonde affinitá, di interessi e di vita.
Ti ricordi, Anna, quando hai fatto il commento leggendo sul mio profilo del blog che i libri che mi sono piaciuti sono quelli che avrei voluto scrivere io? Ti era sembrato strano e io poi, mi dimenticai di risponderti per ampliare il concetto. Ebbene, io avrei voluto scrivere i libri che mi hanno lasciato una profonda impressione e ammirazione per la capacitá di espressione dell'autore. Io avrei voluto scrivere dei libri cosí. E con Nonna Lea mi succede lo stesso.
Cara Lea, grazie per il tuo post sul nostro terrazzo. Sono contenta che ti sia piaciuto la mia relazione e le foto sul viaggio a Villa General Belgrano. E mi ha fatto anche tanto piacere leggere le tue parole sulla "ponderazione" ispiratami dalla serenitá vissuta durante la mia vacanza.
Grazie a Vittoria, MRC, Anna, Marta e tutte le amiche che hanno gradito le mie foto e quello che ho scritto.
Mi ha fatto anche molto piacere leggere il commento di Adriana, quando dice "...cosa non hanno fatto gli emigranti europei in Argentina?,..dificil dirlo, cuasi tutto lo hanno fondato loro."
Ecco, questa é la differenza fra l'emigrazione europea nelle Americhe e ovunque i nostri emigranti siano andati, e quell'emigrazione attuale che invade l'Europa senza il minimo spirito costruttivo, bensi solo con il proposito di beneficiarsi degli aiuti sociali che possono ricevere e cercando di sopravvivere con espedienti non sempre leciti... creando un grande degrado. Per questo non sono d'accordo quando sento dire "che non dobbiamo dimenticare che anche gli italiani sono stati emigranti"... Mi pare che c'é una bella differenza, non credete?
E per finire su questo argomento aggiungo ancora qualche parola in risposta al commento di Marta "Ho visto la classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo, oltre ai tre italiani, c'è uno chef argentino, Mauro Colagreco, che ne ha uno a Mirazur, in Francia." Il chef argentino ha un nome e un cognome italianissimi!!!
Ma anche se tutto cio´che ho scirtto fa capire che sono orgogliosissima dell'Italia, devo dire che molto spesso sento una grande vergogna, dell'Italia e di alcuni italiani. Ed il caso piú recente che mi rivolta lo stomaco, é l'episodio accaduto allo stadio Olimpico, con certi personaggi che solo meritano la galera.
Titty, anche se non sei del tutto in forma, non lasci di scriverci qualche trafiletto e ti ringrazio per lo sforzo. Ci fa sempre tanto piacere vederti sul terrazzo. Spero che ogni giorno tu stia sempre meglio.
Cara MRC, complimenti per i 99 anni della mamma di Carlitos!!! Approfitto per fare tanti auguri di buon compleanno al tuo Carlitos!
Ora vi saluto, devo andare.
A presto
Lucia
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