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giovedì 27 agosto 2009

complimenti

Prima di tutto i miei complimenti, auguri e bacioni a Gaetana. Sono contenta perchè ora sarai felice del tuo carico e lo farai con più entusiasmo, ed anche perchè te lo meritavi. AUGURONI.
 
Giuseppe, grazie di tutte le spiegazioni sulle celebrazioni di Sant'Anna, ma  io non sò di dove sono gli selsi, mai sentito nominare, forse mi sono persa una spiegazione data da te nel mio periodo di astenzione, oppure è ignoranza proprio. Ma la ragione non importa, fatto stà che non lo sò. Mò vedrò da google se lo scopro. É pure difficile da pronunziare.
 
Quanto allo Straffo, a parte che sono d'accordo con te sul GRANDE, e sono la prima a riconoscerlo, ed anche che non ha colpe e non deve chiedere perdono a nessuno, premesso tutto questo, devo dirti che mi ha preso un colpo.
 
Prima di tutto non l'ho mai visto così, certo che ha le sue ragioni, logico, ma questa sbottata(si dice così?), mi ha preso di sorpresa, non mi sembrava e non mi sembra lui. Tu dirai, perché deve sempre far ridere? No di certo, seppur anche questo l'ha detto con un certo umorismo, ma molte volte fà anche piangere, quindi non è li il nocciolo del mio colpo apopletico.
 
Quello che mi ha colpito è a che punto di esasperazione dev'essere arrivato per scrivere come ha scritto.  E sai, ora parlo in generale, certo dire la verità, ma è triste la realtà no? E sapere che un amico  se la prende e ci soffre tanto, e la rabbia e l'amarezza, avrei preferito leggerlo sul giornale o pensarlo come tante volte lo penso su tante cose, certo non è nuovo tutto questo, invece di doverlo personalizzare. Solo questo.
Ma povera Italia nostra...
 
Poi, pensare che la ricchezza del Paese è la sua disgrazia, anche é una verità. L'Italia è innondata da turista, io anche quando ci vado lo faccio come turista, per più che ci sia attaccata e ritrovi la famiglia, ma sempre turista sono. Gente che viene e che và, gente che dice che bello, sospira e và, magari buttando il resto delle noccioline per terra. Roma e i suoi monumenti, innondati di un mare di gente che cammina e cammina nei ruderi, alle volte senza sapere neanche cos'è, senza avere la storia del passato in testa per poter dare vita al posto, per dargli un significato; ma solamente perchè è famoso e tutti sono incantati e devono poi dire che ci sono stati.
 
E poi Napoli, la costiera bellissima ma ormai satura, lo era già anni fà, ma la fame dei soldi fà costruire ed aumentare ed è logico che non puoi mettere in un posto dove entrano cento persone, duecento o più, non può funzionare, e fugge dal controllo.
E quello che lui dice che é più triste, é che la fune si rompe sempre dalla parte del più debole, é sempre lui a pagare, perchè chi si importa se il debole perde? Ma d'altra parte mi sembra faccia parte della natura umana, vince il miglior giocatore, vince il boxeur più forte, vince il miglior allievo, quello che ha avuto la possibilità di studiare, non vince il guaglioncello di Napoli cresciuto sulla strada nei vicoli. Vince il più forte, ha vinto Caino, non Abele.
Insomma, io credo che noi tutti siamo sbagliati, e solo sono più sbagliati di noi quelli che dovrebbero occuparsi di non farci sbagliare.
 
Ma è la ruota che gira senza fine, nessuno mette un sasso per fermarla, semplicemente perchè la ruota scavalca il sasso, ci sono troppi che la spingono affinchè lo faccia. Per far questo muovono il dito, solo per questo.
E mi dispiace
Un abbraccione
Anna
 
Quando vi incontrerete con Ivana? Io non gli stò nenche scrivendo senò è come dice Positano, la obbligo a rispondermi in mezzo al marasmo, e non se lo merita, ma ti penso sempre capito?
 
 
 
 
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