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sabato 18 febbraio 2012

AI SE EU TE PEGO MONTALBANO...

i MIEI OSSEQUI. Nun sapevo in prigione sei. Ma gradirei sapere dove, corromperò i carcerieri e ti porto le sigarette. Mi manchi, mio grande Montalbano.
Il Sig. Antonio, non l'hai visto eppirichè aveva gli occhiali scuri ed il cappello, per questo è sfuggito al tuo sguardo. Ma era lì, ci è venuto a visitare per lagnarsi, al contrario di te che ci adori, delle donne, nello specifico quelle che frequentano questo terrazzo. Spero che appena sei libero lo cercherai, è sparito, e ci farai sapere chi è e da dove viene, e principalmente se esiste.
Quanto alla signora Ivana, il matrimonio del suo rampollo, ti ho cercato tanto, non ti ho visto, saudade ho, mi doleva la vista nella ricerca affannata e premurosa della tua presenza a tale avvenimento. Mi ha fascinato l'idea della suddetta signora, la quale già di per sè illuminava il palco dell'accaduto insieme agli sposi ed al suo illustre consorte. Ma aumentare il brillo del meraviglioso luogo della cerimonia con tale fantasmagorica idea, è stato più di quanto la mia immagginazzione mi avrebbe suggerito...complimenti ad essa.
Per la musica cantata dai giocatori brasiliani, ebbene, non conosco l'autore da te menzionato, sò che delle ragazze l'hanno creata per caso, in una riunione fra di loro. Poi una di esse l'ha portato a pubblico con enorme successo, incluso c'è una lotta di autoria con una delle ragazze che si dice la vera autrice iniziale. Non sò come andrà a finire, ma anche qui la ballano.
Io non la posso ballare per via del ginocchio scollato che limita i movimenti che posso fare con esso.Ma è una musica che invoglia.
Un bacione caro Montalbano e fammi sapere dove sei e di cosa hai bisogno, bacio le tue mani.
Anna

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