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mercoledì 29 febbraio 2012

LUCIA

Cara Lucia,
Proprio quest'anno che il mese di febbraio è più lungo, lugubri riflessioni sul tempo che passa, ma almeno io oggi pensavo tutto il tempo che era il primo, invece stavamo ancora a febbraio, un giorno in piÙ...ehehehehhehehe
Comunque, circa i nati il 29, l'unica esperienza che ho è di un amica austriaca, e posso dirti che almeno lei festeggiava il 28, e lo sò perchè tutti gli anni ero presenza, e siccome ci ha lasciato l'anno scorso, quest'anno trovo strano che non ci sia, proprio quando era il giorno della nascita.
 
Fortunati loro? Più sfortunata di questa ragazza che ho seguito fin dalla prima infanzia, difficile, molto, con tre meravigliosi figli che la sua depressione per motivi che non vengono alc aso, non gli permetteva godersi. Insomma...
E poi io sempre penso, a che servono e per chi servono le previsioni di oroscopo, degli astri? Ma allora tutti i nati nello stesso giorno , almeno nella stessa città, dovrebbero avere lo stesso destino, i gemelli allora?
Insomma, io non ci credo e non ci si può credere, ma aiuta molti a vivere, alcuni a sopravvivere.
 
L'unico problema di quelli da te menzionati e che credo abbiano soluzione, è il problema energetico, risolto in molti paesi con il movimento dei venti, e qui in grande espansione, ma ancora per pochi, l'energia proveniente dal sole. Molte case di sitios ce l'hanno.Ma per ora è cara, ma profitta la natura, come quella heolica, appunto.Non sò se si dice così, ma dà per capire.
 
Quanto al consumismo, bè, e chi può tornare indietro nel tempo, il progresso è talmente grande che oggi, come oggi, sarebbe impossibile guidare una geep come nella mia adolescenza si faceva, perchè il progresso ci domina. Ma io non rinunzierei al computer, al telefono, a tante cose. Solo mi manca la penna stilografica, ce l'ho, ma l'inchiostro finisce presto, che peccato.
 
 
Ma cosa è il tempo? A volte penso anche io all'inizio dei mesi, degli anni, ma quando penso che in Australia l'inizio dell'anno si dà con un giorno di antecedenza, mi rendo conto che è una questione puramnete di invenzione umana e quando penso che per gli ebrei altro che anni 2000, loro stanno ben avanti. Allora cosa significano gli anni, cosa sono? Sono le vivenze che abbiamo.
 
E quando rifletto sugli anni che pesano su ognuna di noi, non per consolo, perchè passano per tutti, ma mi viene di pensare, non è che si ha un anno un giorno e poi si passa a trenta, quaranta e così successivamente. In verità il passaggio degli anni si verifica vivendoli. Cioè, non è un salto, non è da un giorno all'altro, purtroppo a volte, ma è ora a ora, giorno a giorno, se dovessimo andare a ritroso e riviverla, è lunga, ci sembra corta, ci sembra che è volata, ma non è volata. L'abbiamo assaporata, l'abbiamo sofferta, in poche parole l'abbiamo vissuta, e la vita questo è.
 
Ritornare ai tempi primitivi? Non credo risolverebbe niente, piuttosto dovremo raggiungere la filosofia dei cinesi. Loro piangono quando un bambino nasce, perchè ha tutto un futuro incerto davanti a lui, una vita che non si può prevedere, e fanno festa quando una persona vecchia muore perchè ha realizzato già la sua vita, ha vissuto quello che doveva vivere, ed incertezza non ne ha più. Anzi, questa è anche la serenità che si dovrebbe avere quando possiamo fermarci un poco ed essere noi stessi.
 
Un bacione, ormai è scritto, sia quel che sia, è come la penso.
Anna
 
 
 
 
 
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