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lunedì 27 febbraio 2012

* sono di nuovo qui... *



Care amiche,
sono tornata a casa proprio ora, scansando di corsa i goccioloni di pioggia che mi perseguitavano giocherelloni. Sono uscita con un cielo pulito al pomeriggio, quindi senza ombrello, ma strada facendo è diventato nuvoloso e grigio e stasera al ritorno ho dovuto approfittare gli intervalli fra  piccoli acquazzoni che duravano pochi minuti, per tornarmene a casa senza bagnarmi. Devo dire che ci sono riuscita! :-)

Subito dopo ho acceso la TV e ho acceso il PC. Ecco le facili attività che svolgiamo premendo un semplice bottone. Poi bisogna imporsi le passeggiate per poter fare qualche attività utile per la nostra salute, perchè ben sappiamo che è necessario muoversi di pìù... ;-)

Prima ho visto la posta, poi il terrazzo. E sono stata contenta di aver trovato le vostre risposte, MRV, Anna e Silvia.

Subito passo a fare il punto: Silvia, grazie per i tuoi apprezzamenti sul mio... monologo! ;-) Anche i tuoi si leggono bene, non ti bastonare, che tu le idee ce le hai, eccome!

MRV, il mio monologo, non è uno degli interminabili, secondo te, ringaziamenti a Francesca, ma è una semplice costatazione e un racconto del nostro percorso che mi è sembrato utile fare, ma soprattutto mi è venuta una specie di ispirazione e l'ho scritto senza secondi fini, ma ora che ci penso, mi è venuto in mente un detto molto bello che dice: LA GRATITUDINE È LA MEMORIA DEL CUORE. Forse è stato il mio cuore a parlare... forse sarà un argomento monotono, ma ho ricordato tutte le cose che ho scritto e mi è sembrato che valeva la pena di condividerle con voi e mettere l'accento appunto sul fatto che NOI CI SIAMO SCELTE. L'ho detto anche nel mio precedente post.

Dicevo che l'ho scritto senza secondi fini, e dovete credermi. Anzi, se adesso penso a ciò che ha commentato Anna dopo il mio, ti assicuro, Anna,  che non l'ho scritto come conseguenza di quello che tu hai commentato nel tuo post di non voler piu partecipare al PF. 
E adesso che ci penso meglio, credo che il post di Francesca non era rivolto a te. Se Francesca ha detto che non ha capito molto, sicuramente si riferiva a quell'intercambio che c'è stato con un italo-argentino che scrive con molta difficoltà in italiano e che ha interloquito con, credo, Giuseppe Pampena e qualcun altro.

Tu, invece, hai semplicemente parlato un po' con Fernando Fancelli, ma nulla di grave e nemmeno si poteva dire che non si capiva niente. Anzi, si capiva bene il vostro discorso. Quindi, come vedete, l'interpretazione di quello che leggiamo è sempre un fatto personale. Voi avete pensato a una cosa e io a una completamente diversa, sia qui che su PF.

Ecco, tutto qui.
Ora mi vado a preparare qualcosa per cenare.
Buonanotte e a domani
Lucia



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