Vedo che la moda della pronuncia alla "fgancese" si sta allargando!!! Certo che è divertente se è per gioco, se invece è per snobismo o per veri problemi di articolazione della lingua, forse non lo è tanto.
A parte il fatto che la nostra Ivana è sempre simpatica e giocherellona e che la nostra MRV ha seguito il suo gioco, mi vien da pensare cosa significa veramente la pronuncia.
Io sono arrivata alla conclusione che la lingua, la lingua fisica, quella che abbiamo in bocca, non il linguaggio, si abitua a certe movenze per esprimere un suono e quando parla in una lingua diversa dalla materna, il modo in cui la lingua si muove per pronunciare i nuovi suoni, è sempre quello, quindi il suono che ne esce è quello originale o primitivo che lei ha imparato ad eseguire. Ed ecco che ne viene fuori l' ACCENTO! L'accento straniero...
Sì, anche io alle volte devo fare i conti con l'accento straniero quando parlo in argentino e che a me non sembra di avere, ma un udito piuttosto fine se ne accorge e lì arriva la domanda: Di dove è lei?
Anche parlando in italiano, lingua materna, a volte ho sentito la stessa domanda, quindi all'incontrario i suoni ne risentono. Ormai sono arrivata alla conclusione che sono straniera in patria e fuori, ma poi mi dico che in verità non sono affatto straniera in nessun posto: io sono cittadina del mondo! ahahaaa!
Tornando alla pronuncia della ERRE, ho notato durante i miei soggiorni in Italia, che ci sono moltissime persone che non sanno pronunciare questo fonema. Sin da bambini hanno avuto la difficoltà di non sapere arrotolare la lingua come dovuto e quindi il suono che ne esce è molto difettoso. Ma a differenza di quello che succede in Argentina, dove i genitori prontamente corrono ai ripari mandando il figlio/a da un foniatra, in Italia non lo fanno e lasciano che i figli parlino con questo difetto perchè lo trovano... un grazioso vezzo... lo trovano chic... ma io penso che è soltanto uno snobismo..
Anche ascoltando la RAI internazionale, ho sentito parecchi presentatori di telegiornale che parlano inadeguatamente, quasi come se ciò attribuisse loro una distinzione particolare, un richiamo a una mondanità più aristocratica...
Mio nipote, quando era piccolino invece di pronunciare "perro" (cane, in spagnolo) con il suono della erre molto marcato, pronunciava invece "pedgo". I genitori lo hanno mandato dal fonoaudiologo il quale con gli esercizi adeguati ha corretto il difetto. Ovviamente sono punti di vista, e quindi niente di grave, ognuno è libero di pronunciare come vuole e come può.
Oggi è sabato e come ho detto nel mio precedente si festeggia il secondo compleanno di Giada proprio come si deve, cioè in un salone infantile, con gli intrattenimenti adeguati, ecc. ecc. Io me ne sto a casa, perche se ci fosse la possibilità di disporre di internet (wifi) nel salone, potrei partecipare alla festa virtualmente. ;-)
Vittoria facci sapere come sta Giorgio.
Gaetana, non stare in pensiero per Giuseppe, il tuo caro giardiniere, perchè un intervento di cataratte non è difficile. Ricorda che anche Titty lo ha fatto e ne è rimasta contenta.
Silvia, ben arrivata con il tuo monologo. Tu non ti preoccupare di scrivere in modo personalizzato, tanto con i monologhi fai contente tutte.
Buon festeggiamento a Vanessa e a MRV.
Ora vi lascio e vi auguro un buon proseguimento.
Lucia
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