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sabato 18 agosto 2012

* Eva Peron *

Che bell'argomento, Marta, per poter esprimere ognuna di noi la nostra opinione al riguardo. Evita è una figura mitica ormai nella storia dell'Argentina, direi nella storia mondiale se si pensa che persino due autori inglesi hanno scritto la bellissima opera musicale Evita, che si è rappresentata non solo nei teatri, ma si sono fatti anche diversi films.

Quando io arrivai qui, il 2 giugno 1952, lei era ormai in fin di vita. Morì poco più di un mese dopo, il 26 luglio del 1952. I suoi funerali furono grandiosi e per lunghi giorni, sotto una pioggia costante, la gente sfilava per rendere omaggio e l'ultimo saluto a questa importante figura politica del paese.

Ma questo omaggio di migliaia di persone che fecero la lunga coda per l'ultimo saluto, fu coatto, e non solo gli uomini dovevano portare la fascia nera in segno di lutto, però mai visto mio padre che la portasse. Le organizzazioni sindacali obbligarono a tutti, operai e operaie, impiegati e impiegate, a partecipare al funerale facendo la fila durante lunghissime ore, altrimenti sarebbero stati penalizzati sul lavoro.

Indipendentemente dalle simpatie o antipatie che la popolazione nutriva per Evita e che erano motivate ovviamente da interessi di classe, la figura di questa donna è ammirevole, nonostante le critiche che si possono fare e che ovviamente sono inevitabili,  perchè non esiste nessuna figura pubblica che susciti approvazione o rifiuto al cento per cento.

Il sistema di coercizione tipico di tutte le dittature, anche qui fu messo in atto, soprattutto da quelli che erano più "papisti del papa", cioè quelli che stavano intorno al potere. Peron aveva studiato discipline militari in un istituto italiano e ammirava fortemente la personalità di Mussolini. Quindi cercò di copiare e applicare in Argentina il tipo di politica dittatoriale che lui aveva conosciuto e ammirato negli anni 30 mentre studiava a Roma.

A me piace la figura di Evita per la sua grande forza e intelligenza, per i suoi appassionati discorsi dal balcone della casa di governo, sulla Plaza de Mayo, la ammiro per la sua lotta per ottenere il voto femminile, per "dignificare" la condizione dei poveri e soprattutto la condizione femminile. E anche se per demagogia, io credo che ha fatto molto per migliorare la condizione delle classi più disagiate. Ha privilegiato l'istruzione costruendo moltissime scuole,  e la salute costruendo ospedali. E ovviamente privilegio' i bambini. Certo che lavare loro il cervello con i libri di scuola e tante altre attività proselitiste, era tipico di un governo totalitario.
Scrisse il libro "La Razon de mi Vida" e anche se io non l'ho letto,  ho trovato leggendo qua e là, alcune frasi che mi sono sembrate di grande impatto specialmente se si pensa alla sua giovanissima età e alla poca esperienza politica che aveva.

Certamente devo ammettere che ha avuto anche il lato oscuro, come ogni cosa. Anche la luna ce l'ha.... ma tutto sommato, ho simpatia per la figura storica di Evita.

Lucia

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