TITTY

Posso dichiarare oggi la giornata del computer...credo che salvo alcuni intervalli non sono uscita da qui. Ma anche perchè stò aspettando per fax l'autorizzazione per un esame e non arriva...e siccome il fax per me ormai è giapponese, non vorrei perderlo.   Non ti preoccupare per gli auguri, sono stati fatti di cuore, e tutte sappiamo che hai l'uraganoa  casa. Se una già é pesante figurati tre. Io mi ricordo che una volta, una delle figlie di Wladimir visse un anno con noi, la sua scuola all'epoca era vicino a casa nostra.Ebbene, i primi giorni, veniva dopo scuola con due, tre, a volte quattro amiche e amici per pranzo qui. A quei tempi avevo ancora Sarina che abitava con noi e quindi avevo la donna che ancora stà con me, tutti i giorni. Ma il problema era la sopresa prima di tutto, e la quantità di persone, sempre diversa.Ed anche il mangiare che doveva essere aggiunto correndo all'ultimo momento. Insomma un pandemonio. Io quasi impazzivo perchè poi Wladimir non tornava a pranzo ed io sì, e non volevo creare problema.   Ma alla fine mi sono decisa a dirglielo, perchè anche la donna stava stanca di tanta gente, abituata che era alla tranquillitàdisempre.Risultato, gli ha proibito di portare chiunque a pranzo a casa, e così é finita la storia. Ma credimi,   ho sofferto non poco, e poi per un poco di tempo, poco però, mi ha fatto anche la faccia brutta, perchè ha capito che io avevo parlato. Poi dopo alcuni anni ne abbiamo riparlato ed io gli ho spiegato che era difficile per me maneggiare con tante persone, tanto più che sono una frana in cucina e non sò rimediare in pochi minuti, ma ormai lo sapeva già.   Certo che danno molta allegria senz'altro, ma molta di più quando é passata, ahahahahaha figlie, nipoti, tutto...non c'è come scappare. Spero che presto avrai il tuo skype. I tuoi vicini ti aiuteranno senz'altro, non è problema del computer certamente ma sì della connessione con skype che debbono aver fatto qualcosa, ma é meglio che metti tutto a posto quando saranno finite le vacanze.   Un bacione e non ti stancar troppo, non strafare troppo.   Anna