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venerdì 22 aprile 2011

Che belloooooooooo!!!!!!!!

É leggere i vostri commenti!!!!!!!
ANNA peccato che io non ho tanto di raccontare, gia che RINO mio papa, metteva tutto dentro, solo ricordo, che sempre diceva, che nella nave, mangiarono tutti i pani, prima del pranzo, gia che erano buonissimi, bianchi, e dopo la guerra ...... dove lui sempre diceva che quello che toglieva i pani, mangiava i resti ........ tutti volevano tagliarlo!!!! Parliamo dell´anno 1947.
 
Lui non ha avuto mal di mare, dopo arrivati a Bs. As. come ricevimento li hanno rubato al fare il cambio a pesos, a loro, mio nonno non era andato a cercarli, Beniamino era un uomo che gia si aveva abituato a vivere solo, nei forni di mattoni, cosi che non é stato facile per papá e zio Giovanni.
Non avevano nessun altro parente in Argentina, cosi che mio zio, raggioniere, che aveva portato un po di soldi, per mettere un piccolo negozio nella "fiorita" Argentina, come non li é piaciuto per niente, con quei soldi, ritornó in Italia, invece Rino restó qui, mio zio le dice que quando potessi le mandava un biglietto ..........
Nel fratempo papa conosce a mia mamma in una cantina di mio nonno Constantino ......... e cosi nel 49 si sposarono e nel 50 nasce questa nostalgiosa tirchia !!!!!!!
Amiche ....... ANNA ......tu lo hai chiesto, ieri siete stati presenti nelle mie preghiere, come lo sarete oggi, che avremmo alle 5 la ceremonia della Santa Croce e alle 8 il Via Cruci.
Un caro saluto a tutti ...... presenti e assenti!!!!!! v,v,b,   Maria Rosa Caravella

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