solo due parole da aggiungere

Carissime:Stamattina,essendomi svegliata ben presto ho letto un poco i tanti scritti.Rispondo in generale ai commentari letti.Prima di tutto a mia sorella Anna,dire che non pretendevo mica con due  paragrafi dare un idea di ció che fosse stata la emigrazione della nostra famiglia,e mi guardo bene dal dire che non si piangeva(anzi immagino quanti pianti ,sopratutto nascosti ,ci saremmo forse fatti tutti noi,non dicevo che non  avevamo ´pianto,incluso io,tanto che ho detto fin dal principio che non avrei parlato del personale perche non me la sarei sentita.E quanto al nostro fratello piu grande,Paolo,soffri e molto.Mi ricordo che mia madre passava le nottate in Fazenda ,.con lui in una stanza a parlargli.Era il nipote piu grande tra i tanti bambini ,era il preferito dei nonni e zii e coccolato da tutti,poi era molto bello e inteligente a dire il vero,e non soffri,che io ricordi ,solo per via della lingua,soffri perche la mamma lo vestiva all europea(i pantaloni alla zuava,per darvi un idea) e lui si vergognava,e poi aveva nostalgia dei nonni e zii,tanto il trauma che mai piu volle tornare in italia,pur avendo avuto successivamente la possibilitá.Giustamente non parlo di me,perche ,come vedi poi mi devo confrontare con il contradittorio,che realmente non capisco bene,.Io penso che ognuno l ha vissuto a suo modo,e bisognerebbe avere la libertá di esprimersi a  suo modo.Dico questo non per polemica,ma perche tu dici litteralmente"non la penso come Silvia",ma perche dovresti pensarla come me?io in nessun momento ho detto "Anna ed io" nelle poche cose che ho detto,in fondo sono smentita ma non dici in cosa esattamente.Chiaro che non é stato un mar di fiori,ma chi l ha detto?Mi sono ,limitata a dire dell arrivo in una situazione finanziaria(almeno questo lo ammetti) diversa dagli altri racconti letti)ma non,come dice Lucia ,piú alta,ma per una pura coincidenza della vita,e volevo spieqare questa cosa,papá era ingegnere agronomo,con una tesi di laurea sul tema"frutticultura tropicale.,destino?non so.Il cognato di questo padrone della Fazenda in Brasile,era amico di papá(per Anna ,parlo di ippolito)e una volta a Roma  disse a papá che faceva,(era dopo la guerra) con 4 figli,con quella professione in italia?(e dire che eravamo dell agro nocerino...quindi dove da piantare c era ma noi non avevamo terre)che il cognato cercava un agronomo per dirigere questa Fazenda,perche non tentava?Avevano piantaggioni e industrie(producevano di tutto,dalloo zucchero,marmellata,saponette,acido citrico ecc....e tanto di piu a quel tempo e ancora oggi restano alcune di queste.Che se volesse avrebbe lui contattato.,e cosí fú.Credo che in riassunto é solo questo che ho raccontato.Poi si,mi sono ricordata la tragedia di papá con il treno,poi basta,che piu ho detto?me ne guardo bene,e l ho pure detto.Io penso,come dice Lucia riguardo la sorella,che ognuno ,dipendendo dal carattere e dalle circostanze,bambino o adulto ,vede e sente le cose d accordo,e nessuno é uguale a nessuno.Ci sono episodi che ognuno(anzi tutti) vede a suo modo,....tu dici che non ti sai esprimere in italiano,e come mai ti esprimi benissimo quando scrivi?é che,un poco come tutti(incluso me) hai un certo pudore di esporti in un blog,di aprirti veramente,e questo si giustifica,per noi tutte,tanto che nei vari scritti si parla piu di genitori ,zii e poco,pochissimo di se stessi,lo hai notato pure tu?ma é un pudore naturale che esiste in tutti noi,non vedo niente di male in questo,anzi capisco che da bambini si possono avere sensazioni,agl occhi degli adulti perlomeno,sproporzionali ai fatti,ma é il bambino con la sua anima che lo sente e lo sente cosí,bisogna rispettare,perche i ricordi sono quelli,pure se alle volte perfino fantasiosi.,la fantasia é parte intrinseca della infanzia.Credo che ho detto tutto,,ah,rinnovo gl auguri a tutti per una buona Pasqua.Silvia