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martedì 26 aprile 2011

prima di tutto

Maria Rosa V. Mai visto una somiglianza così forte fra nonno e nipote. Sono praticamente gemelli. Impressionante.Ma è uguale anche come tipo?Certo che, come dice Lucia, la genetica è impressionante.
 
Certo che Marta, i ragazzi non sapranno forse più scrivere.Come ha ben detto Titty, ilnipote impara anche se stá a casa a studiare. In principio lo trovo un grande miracolo e progresso della scienza, ma resta il fatto che non sapranno scrivere con la penna. Ma io penso, ma perchè noi abbiamo i papiri? Noi apriamo i papiri di anticamente, grossi, per poter leggere? Certo no, e neanche le penne con i pennini intinti della tinta...Non ci mettiamo anni per scrivere un libro, e neanche per pubblicarlo. Riceviamo le notizie in secondi da tutto il mondo.
Qualcosa dobbiamo pur perdere,s e di perdita si tratta, perchè poi tutto gira intorno alla conoscenza, e quella oggi è molto più allargata.
E che dire della comunicazione tra di noi.
 
Lucia è verissimo quello che dici tu, non solo la storia è tua, ma diventa anche di chi legge, è come leggere un libro, la storia è vissuta ed è trasposta, ma è bellissimo, ed è interessante per questo. Principalmente ci fà conoscere un poco di più l'altro, e sicuramente capire certe sottigliezze che in altro modo non sapremo mai.E noi cambiamo sì, continuamente, solo non cambia chi della vita non sà o non si interessa di profittarne le lezioni e le esperienze giornaliere che ci porta.Ma è difficile  riuscire a non farlo.
E poi, ti dico di più, io quando leggo un libro di vita vissut, cerco sempre di trovare un personaggio che abbia traversato la mia vita e che si possa incassare in quel prsonaggio, il libro acquista una vita esterna a se stesso, ma solo nella mia testa.Ma diventa un libro dentro del libro.
 
Certo ognuno ha una sua peculiarità nel leggere, Wladimir si asteneva a ciò che leggeva, non vagava come me, non volava, era il libro che diceva alui, non era lui che si proggettava sul libro, era più  concreto. E quando ne discutevamo insieme sempre trovava divertente come li trasformavo.
 
Comunque resta il fatto che conoscere le vostre vite, è una ricchezza, per me, senza soldi che lo paghi, anche perchè sono tutte intense. E si potrebbe sì scrivere un libro, gli emigrati silenziosi per esempio,  vite interrotte, quante cose siamo e siamo state...bè, che bellezza.
 
bacioni, spero presto Vittoria possa entrare...
 
Anna
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