Il mio amico se ne andó col padre. Io sono rimasto chiedendomi: Potró fare qualcosa se vado in ospedale? Non perché il bambino sta nelle mani di medici ed infermiere. Potró dargli al mio amico amico apoggio morale? Non perché lui e sua moglia hanno famiglie numerose e sicuramente i suoi parenti stanno lì con loro, allora la mia presenza potrebbe essere un'imprudenza. Quando stavo per andarmene dal campo da tennis, avvertì che il mio amico aveva lasciato la macchina con le chiave nella messa in marcia, allora decisi andare in ospedale a portargli la macchina.
Quano arrivai c'erano molti parenti. Al momento venne un medico e a bassa voce dice loro che il bambino aveva morto. Tutti cominciarono a piangere e abbraciarsi. Poi lui mi vede, si avvicina e mi abbraccia dicendomi: "grazie per essere quá con me". Dopo sono rimasto lí seduto senza fare niente soltanto guardando il dolore del mio amico e sua moglie. Quindi questo è il più importante che io abbia mai fatto in vita mia, esperienza che mi ha lasciato tre insegnamenti:
Primo: il più importante che ho fatto in vita mia, l'ho fatto quando non c'era niente da fare. Quando nella circostanza, come i miei studi professionali e sperienza non servivano a niente, l'unica cosa che ho fatto é, in silenzio, accompagnare al mio amico, cosa che fu molto importante per lui.
Seconda: capì che al imparare a pensare quasi mi dimentico di continuare a sentire.
Terzo: Che quando un amico soffre un momento difficile, piú importante che cercare di agire è stargli vicino.
Nessun commento:
Posta un commento