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lunedì 18 aprile 2011

NON É UN’EPIDEMIA, NON SI CONTAGIA

Ho scritto questo articolo a luglio di 2005, l'ho tradotto per condividerlo, sopratutto con chi ha raccontato che una sua amiga morì pochi giorni fa, come non veniva firmato credo sia MariaRosa Vallone. Se col mio pensiero refferente al tema offendo qualcuno chiedo scuse, ma anche essendo rispettosa dei diversi modi di pensiero, le mie idee non cambieranno. Scusatemi pure che é venuto un po' lungo. Abbraccio, Amparo Margarita 

 

Secondo Virgilio Barco, figlio dell'expresidente Barco e fondatore del movimento Colombia Diversa, ONG che lavora seriamente per i diritti degli omosessuali, da 44 milioni d'abitanti che ha il nostro paese, 8 milioni hanno preferenze sessuali diverse alle eterosessuali. Quindi, con questa cifra, nella maggioranza di famiglie colombiane c'è un omosessuale. Eppure, tutti noi, apertamente o in fondo fondo, in alta o poca percentuale siamo intolleranti, razzisti e discriminanti con queste minoranze. No, caro lettore o lettrice non dire io mai, perché per lo meno una volta ha detto: ¡Uffa è un finocchio! ¡Non essere finocchio! (espressioni colombiane). Frasi che offendono in continuazione ai differenti nella loro sessualità. Siamo cecchi, non ci rendiamo conto che di sicuro accanto a noi c'è un vicino, amico, o parente omosessuale che ancora non é uscito dall'armadio.

Allo stesso modo é aberrante che enti, fra quelli la Chiesa Cattolica, basata negli insegnamenti di Gesù  che non discriminò neanche alle prostitute, chiesa che ha innumerevoli sacerdoti gays, essendo molti di loro abusanti di minnoreni, giorni fa a Madrid-Spagna sia diventata sponsor di una marcia in contro degli omosessuali. Peggio ancora che per fare la protesta più affollata abbia pagato degli autobus per trasportare dei fedeli da paesi vicini. Attraverso la storia si sono commesse delle ingustizie piene d'obbrobio e ignominia come l'olocausto ebraico. Allora mi chiedo, perchè la Chiesa mai si preoccupò di protestare? Invece ora, facendo politica insieme al Partito Popolare spagnolo, si é inferocito con la comunità omosessuale che, d'accordo a ricerche scientifiche, nascono così e non possono cambiare. È un fatto che le tendenze omosessuali non sono malattie o stati psicologici che guariscono  con medicamenti e terapie. Il peggio,  tutto questo schiamazzo fu fatto per niente, perché dopo Belgica, Olanda e Canada, Spagna é diventato il quarto paese che accetta matrimoni gays, allora si puó dire che la Chiesa Cattolica è venuta per lana ed uscì tosata.

In Colombia, la Costituzione manifesta che tutti i cittadini siamo uguali, per cui non può avere discriminazione. Perciò mi sembra un'assurdità che gli omosessuali debbano rincorrere a marcie cercando di far valere i loro diritti fundamentali, tali come riconoscere il/la partner come beneficiario della mutua o come ereditiero dei beni fatti insiemi. Perchè non possono davante a un notaio firmare una società di beni comuni come fanno le coppie eterosessuali? Non posso capire tanta intolleranzia. So che la maggioranza di famiglie con figlio/a omosessuale non sono d'accordo. Perchè? Perché quando muore il parente, si lascia un patrimonio importante, immediatamente, vogliono prenderlo per mano fregandosene del partner che ha aiutato a fare il capitale. Si conoscono casi nei quali il morto ha fatto testamento e la famiglia che, da sempre l'ha discriminato, impugna la disposizione per prendersi i soldi.

Secondo un'inchiesta i colombiani abbiamo cambiato l'attitudine in confronto agli omosessuali. Non ci credo perché noi siamo abituati che quando ci domandano l'opinione su un tema tabú, per non rimanere male agli occhi altrui, rispondiamo in maniera politicamente corretta. Magari fosse vero che Colombia sia diventata meno antigay che tempo fa. Come le cifre di Colombia Diversa sono travolgenti, in qualche modo tutti abbiamo molto, molto vicino un omosessuali. Comunque per forza dobbiamo cercare di diventare realmente tolleranti con quei 8 milioni di cittadini. Guardiamoli come persone comuni e correnti. Anche se hanno un sessualità diversa alla nostra, accetiamoli senza paura perché essere omossesuale non é un'epidemia, per cui non si contagia.

 

 

 

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