Quando ho chiesto

Io quando ho chiesto a Lucia di raccontare di lei e non dei genitori, francamente non avevo molte speranze che potesse risultare in qualcosa di così ricco. Sebbene timidamente non è la prima volta che faccio la richiesta, mi ero ripromessa che sarebbe stata l'ultima volta, ma quante volte ho tentato...   Luisa bellissima anche la tua storia, lo credo che stai piangendo, io stò piangendo con te, con Lucia, con Adriana, non sono storie allegre, ma sono le storie di ognuna di noi, e anche tristi hanno bellezza. Anche mia madre passò tutto il viaggio in cabina con il mal di mare, ma per fortuna c'era Sarina con noi, e sebbene eravamo in quattro, ce la cavammo.   Lucia, sebbene ho già raccontato che la mamma per farci dormire ci leggeva i Promessi Sposi, che idea, e che odio fino ad oggi, quando arrivava la peste o non sò cosa era, era terribile. Ma i racconti infantili da te menzionati mi terrorizzavano, il lupo che mangiava la nonna, la madrasta che maltrattava Cenerentola, sai, dipende da che lato la vedi la storia può essere allegra e triste, io ho cominciato ad amare le storie quando ho potuto cominciare a leggere e, per fortuna piuttosto presto. Credo che era pe la fretta edisperazione di non dover sentire più le storie...mi piaceva molto PINOCCHIO, mi faceva tenerezza. E poi, credo lo strappalacrime di Cuore che mi faceva piangere tutto il tempo ma era bello, lo ricordo fin ora, e poi  I Ragazzi della via Pal. Credo siano stati i primi che ho letto. Comunque stà essendo bello ora, Lucia non ti dimenticare di raccontare di tua sorella, quello che puoi senza ferire l'intimità.   Io non posso scrivere perchè non mi sò espressare con cose complicate in italiano, purtroppo. Ma con quello che scriverete voi, Vittoria, Tirchia, incluse tutte, possiamo scrivere un libro, col titolo : le vere vittime dell'emigrazione.   Un bacione e grazie a tutte per il piacere che mi state proporzionando.   Anna