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lunedì 18 aprile 2011

*fra di noi... con voi*

Grazie Amparo per il lavoro in più che fai per tradurre e condividere con noi degli scritti che portano con sè un messaggio di vita che può sempre servire a insegnarci qualcosa.

Come ben dici, questo scritto io lo avevo già ricevuto in formato PPS, e comunque io sono una di quelle che davanti al dolore di altre persone, solitamente sto in silenzio, perchè le parole il più delle volte non aiutano. So che chi soffre è incapace di accettarle perche in quel momento nulla ha significato. Ma la presenza che testimonia l'affetto, quella sì, mi pare importante e significativa. 

M.R.V. cara, immagino quanto sia grande il tuo dispiacere per la perdita della tua amica. Il fatto che fosse "diversa" non ha nessuna importanza. In verità nessuno è diverso, faccia quello che faccia e ami quello che ama. Ogni essere umano è uguale a un altro anche se solo riesce ad amare la sua mascotte, sia un gatto, sia il pappagallino, sia una persona del suo stesso sesso.

Io penso che la sofferenza delle persone denominate "diverse" sta nel fatto che essi stessi vogliono pubblicizzare qualcosa che deve rimanere nel privato. Nessuno è obbligato a far sapere agli altri cosa fa nella sua intimità e penso che questo atteggiamento di rivendicare una condizione di diversità che parte proprio da loro stessi, è quello che poi ricevono contro, come un boomerang.

Ovviamente che se poi vogliono sposarsi e adottare bambini, questo è qualcosa che li obbliga a fare pubblica la loro condizione, ma in quanto a questo io mi riservo la mia opinione.

Se invece si tratta di ereditare il patrimonio del compagno/a che viene a mancare, sempre si può fare un testamento olografo. Se si tratta di includerlo nella "obra social", o assistenza medica come membro della famiglia, io credo che qui dovrebbero cambiare le regole delle istituzioni prestatarie dell'assistenza medica. Se invece si tratta di "ereditare" la pensione, si devono fare delle leggi che contemplino il diritto di chi ha vissuto una vita insieme a un'altra persona in qualità di compagno/a grazie alle testimonianze che verrebbero richieste nella circostanza. Queste sono le cose che si devono cambiare, non l'istituzione matrimoniale.

Silvia, ti ho mandato privatamente due links che spero ti possano servire per ottenere quel libro che tanto ti serve. Spero che tu riesca ad averlo. In uno dei links puoi leggere TUTTO il libro, oppure stamparlo.

Lucia







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