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domenica 3 aprile 2011

*In omaggio a Adriana e suo papà*


Cara Adriana, mi hai fatto ricordare quella bella e commovente canzone che ascoltavo quando ero poco più che adolescente. So che ti piacerà leggere il testo completo.
E' veramente suggestivo e dipinge fedelmente una realtà che tu hai avuto molto vicino a te, attraverso i racconti di tuo padre.                                                                                 
Un abbraccio,                                                                                    
Lucia                                                                                                 


Vecchio Scarpone
Lassù in un ripostiglio polveroso,
Tra mille cose che non servon più,
Ho visto un poco logoro e deluso
Un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba
Col fango disseccato
Tra i chiodi ancor pareva conservar.
Era uno scarpone militar.

Vecchio scarpone
Quanto tempo è passato
Quante illusioni
Fai rivivere tu
Quante canzoni
Sul tuo passo ho cantato
Che non scordo più

Sopra le dune
Del deserto infinito
Lungo le sponde
Accarezzate dal mar
Per giorni e notti
Insieme a te ho camminato
Senza riposar

Lassù tra le bianche cime
Di nevi eterne immacolate al sol
Cogliemmo le stelle alpine
Per farne dono ad un lontano amor

Vecchio scarpone
Come un tempo lontano
In mezzo al fango
Con la pioggia o col sol
Forse sapresti
Se volesse il destino
Camminare ancor.

Lassù tra le bianche cime
Di nevi eterne immacolate al sol
Cogliemmo le stelle alpine
Per farne dono ad un lontano amor

Vecchio scarpone
Fai rivivere tu
La mia gioventù.

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